Non accenna a fermarsi l’emergenza casa. Sono 200 le famiglie in lizza per un alloggio popolare ed interessate all’apertura delle graduatorie comunali che avverrà ad inizio luglio. Ma ora da Palazzo Mancini giunge anche la notizia che l’Amministrazione Comunale sta concretamente pensando di abbassare il limite (in vigore da un decennio) che fino ad oggi vietava di edificare appartamenti in città inferiori ai 45 metri quadri l’uno.
Insomma si vuol dare la possibilità di realizzare case più piccole, monolocali o bilocali di 30-35 metri quadri, per ricavare più unità abitative all’interno dello stesso immobile e dare risposte a più famiglie, magari anziani soli o coppie prive di figli o con figli lontani. “Stiamo cercando di ottimizzare al meglio tutti gli spazi e gli edifici a nostra disposizione – spiega Giampiero Galvani, assessore ai Servizi Sociali – per riuscire a dare una risposta concreta in tempi brevi a quanti cercano la casa a Cattolica. Oramai, anche a causa della crisi e della difficoltà economica delle famiglie, si viaggia ad una media di una famiglia in sfratto al mese, ed a volte senza neppure avviso preventivo. Il Comune vuol aiutare tutti ma è necessario rivedere anche le norme urbanistiche per creare unità abitative più piccole”. Naturalmente la modifica, se allargata a tutto il settore urbanistico, potrebbe aprire scenari impensabili nel settore turistico degli appartamenti estivi o della riqualificazione di residence ed hotel.
L’assessore al Patrimonio Leo Cibelli spiega: “È una norma sulla quale stiamo ragionando magari per prevedere appartamenti bilocali o monolocali da 35 mq – spiega Cibelli – ma servirà anche un ragionamento politico per prevedere specifiche deroghe per determinati casi sociali e con limitazioni in determinate situazioni di possibile speculazione. Ne ragioneremo”. Di fatto tale modifica potrebbe arrivare in consiglio comunale già nei prossimi giorni. Intanto l’Amministrazione cerca di alleggerire la pressione fiscale: “Cercheremo di rateizzare i pagamenti per chi deve versare la quota sul recupero dell’evasione Ici (per alcune famiglie sarebbero in arrivo anche alcune cartelle esattoriali di oltre 500 euro ndr) che sappiamo aggiungersi in questo periodo all’Imu – conclude Galvani – porterò questa proposta in giunta nei prossimi giorni. Capiamo benissimo le esigenze di tutti ma il recupero Ici è doveroso”. Dunque in questi mesi di caldo oltre alla spiaggia ed al mare c’è chi suda perché gli manca ancora un tetto. E forse anche un monolocale in affitto in queste condizioni andrebbe benissimo.
Luca Pizzagalli