Una provincia che si allarga ma in cui cala la densità abitativa. Una provincia sempre più “straniera”. Una provincia sempre di più con i capelli bianchi. Sono solo alcune delle conclusioni del primo rapporto demografico realizzato dall’Ufficio statistica di via Dario Campana che comprende anche le sette nuove entrate dell’alta Valmarecchia che portano a 27 i Comuni totali.
I residenti
Partiamo dai numeri, nudi e crudi. I residenti totali sono 325.279, con un più 1.2% rispetto al 2009 (3.808), di questi il 48.5% sono maschi e il 51.5% sono femmine. Gli stranieri in totale sono 30.559, il 10.9% in più che tradotto significa nuove 2.995 unità (46.4% uomini, 53.4% donne). Per quanto riguarda il trend demografico nei sette comuni dell’alta valle, si evidenzia che il periodo di massima espansione demografica si è verificato negli anni Cinquanta del 1900. Nel 1971 si registra una popolazione simile a quella del 1861. Attualmente ci sono 770 residenti in più rispetto alla rilevazione del 2001. In generale, nei 27 comuni, si è passati dai 96.760 residenti del 1861 ai 325.279 dello scorso anno. Attualmente nel comune di Rimini si concentra il 43.5% della popolazione residente, percentuale in discesa rispetto al massimo storico registrato nel 1971 (47.8%).
Arrivi e partenze
Tra gli entrati nel territorio provinciale il 40% è costituito da cittadini stranieri, con una prevalenza della componente femminile (59.3%), mentre tra gli italiani prevale anche se di poco, la componente maschile (51.3%). Chi si trasferisce nella nostra provincia ha nella maggior parte dei casi un’età compresa tra i 18 e i 44 anni (61% degli immigrati nel 2009). La fascia più numerosa dei nuovi arrivi è quella compresa tra i 30 e i 44 anni che ha fatto registrare il 39.1% di italiani e il 32.3% di stranieri. Per quanto riguarda le persone uscite dalla provincia per un 80.6% sono rappresentati da italiani che si trasferiscono prevalentemente in altre province italiane. Prevale anche se di poco, la componente maschile (51%), mentre tra gli stranieri è maggiore la componente femminile (54%). Le età prevalenti, anche in questo caso sono quelle comprese tra i 18 e i 44 anni (59%).
Confronto territoriale
La provincia a 27 comuni cresce di un decimale in meno rispetto alla provincia a 20, a causa del leggero decremento (-0.4%) registrato del territorio dell’alta Valmarecchia (in cui risiede il 5.6% della popolazione provinciale). Il saldo negativo è dovuto sia al saldo naturale (-52) sia al saldo migratorio (-5). Tra i 7 comuni solo 2 segnano un saldo demografico positivo (Novafeltria +30 unità, Maiolo +5 unità). Anche nel territorio a 20 si registrano, per i comuni a maggiore altitudine, due saldi demografici negativi: Mondaino (-10 unità) e Gemmano (-20). Incrementi percentuali maggiori per i comuni di Torriana (7.2%), San Clemente (4.9%) e Montescudo (4.2%). Superano soglie demografiche particolari (5mila e 10mila abitanti) sia San Clemente (5.007) sia Verucchio (10.023).
Cittadini stranieri
A proposito di stranieri, come detto, in provincia, sono 30.559. I comuni a più alta pressione migratoria sono Bellaria Igea Marina (12.8%), San Leo (12.3%), Morciano (11.3%), Torriana (10.8%) e San Clemente (10.4%). Il 57.4% dei cittadini stranieri residenti si concentra in due comuni costieri: il 46.9% a Rimini e 10.5% a Riccione). In alta Valmarecchia risiede il 4.8%. I cittadini stranieri sono mediamente più giovani di oltre 10 anni rispetto ai residenti italiani: uomini, età media 32 anni e donne 33 anni. Sono 127 i paesi stranieri rappresentati sul territorio provinciale. La popolazione più numerosa è quella degli albanesi (25.5%, poco più di un quarto) con un incremento nell’ultimo anno di 1.060 unità, anche se il loro peso percentuale sul totale degli stranieri si è ridotto di un punto percentuale. I cittadini rumeni che erano meno di 200 unità ad inizio secolo, sono attualmente diventati la seconda nazionalità più rappresentata (13%) seguiti da Ucraini (9.7%), Marocchini (6.7%) e Cinesi (5.7%).
Nuovi nati e minori
Lo scorso anno sono nati 3.091 bambini di cui 504 stranieri (4.8% albanesi, 2.2% marocchini, 1.8% romeni, 1.5% cinesi). I minori residenti, in totale, sono 53.219 (16.4% del totale) di cui l’88.3% sono italiani e il resto stranieri. Per quanto riguarda le classi d’età: sono 9.565 quelli tra gli 0 e i 2 anni; 9.197 (3-5 anni); 14.928 (6-10 anni); 8.394 (11-13 anni); 5.494 (14-15 anni) e, infine, 5.641 quelli tra i 16 e i 17 anni.
Quanti over 65!
Continuando il capitolo che riguarda le fasce d’età, arriviamo alla conclusione che la provincia di Rimini è sempre di più una provincia con i capelli bianchi. Attualmente, infatti, sono ben 66 gli ultracentenari mentre i residenti con 80 anni o più sono 19.862 (35.6% maschi e 64.4% femmine); i residenti con 75 anni o più sono 33.548 (39% maschi e 62% femmine) mentre i residenti con 65 anni o più sono 67.081 (43% maschi e 57% femmine). Complessivamente i senior (65 anni e oltre) rappresentano il 20.6% della popolazione residente complessiva, mentre gli anziani con 75 anni e oltre il 10.3% e gli 80enni e oltre, il 6.1%.
Il commento
“I numeri – sottolinea il presidente della Provincia, Stefano Vitali – dimostrano che non abbiamo un effetto accentratore di Rimini ma anzi la popolazione si sta distribuendo sul territorio provinciale, con conseguenze in termini di servizi: non è pensabile progettare il futuro pensando che i servizi essenziali (sanità, scuole ma anche luoghi sociali) debbano essere concentrati solo nell’area urbana. A soffrirne sarebbero in primis cittadini e mobilità. Il tema della città compatta è in realtà quello di una provincia compatta dove una razionale distribuzione dei servizi serve a tutto il territorio. Io ritengo che la discussione del Piano strategico di Rimini debba considerare con attenzione questo aspetto”.
Francesco Barone