“La poesia è un drago”, ecco il titolo della quattordicesima edizione di “Parco Poesia” che si addentra nel tema del simbolico che entra nel reale, perciò non si mancherà di parlare di simboli, animali reali e fantastici. “Occhio che vede” è il significato etimologico dell’ animale che accompagna il titolo del Festival e che da sempre ha incarnato l’ idea del meraviglioso e del terribile perciò, come spiegato dal direttore artistico Isabella Leardini, ha già dentro l’ elemento essenziale della poesia. Il Festival che si svolgerà sabato 22 e domenica 23 luglio, allarga le sue frontiere estendendosi in tutto il centro storico della città. Dopo sei anni, le solide mura del Castello Sismondo vengono abbandonate per portare la poesia nelle corti e nei giardini segreti. I ragazzi, veri protagonisti, avranno l’opportunità di declamare i loro componimenti durante il Certamen Isotteo, una gara di poesia d’amore in omaggio del 600esimo compleanno di Sigismondo. Come il Signore di Rimini aveva radunato i migliori poeti per cantare Isotta degli Atti, così sono stati scelti 16 giovani poeti italiani che domenica sera leggeranno le proprie composizioni sottoponendosi al giudizio del pubblico. In palio una pubblicazione di pregio stampata a mano per le edizioni Print&Poetry. Il Festival prosegue tra dibattiti, maratone di letture e momenti di confronto, mentre il sabato sera la cantautrice italiana Maria Antonietta presterà la sua voce alle grandi poetesse della storia,tra cui Emily Dickinson, Sylvia Plaht e Cristina Campo. Questo è stato possibile grazie al contributo del Trend Terranova che ha deciso di sostenere questo progetto per l’ importanza di esprimere se stessi.
Sara Urbinati e Arianna Palmieri