BIANCANEVE DI MARC WEBB PER TUTTI – AL CINEMA
Mai film fu più massacrato senza pietà su internet, senza la minima possibilità di una visione critica all’uscita in sala, il che la dice lunga sullo strapotere esercitato dai social e la loro capacità di influire sul pubblico. Ma questa nuova versione live-action, diretta dal regista dei due Spider-Man con Andrew Garfield, è davvero così brutta come la dipingono?
Al netto dei sette nani in CGI grotteschi e caricaturali, cercando magari la versione in originale per godere del canto di Rachel Zegler, e senza scomodare paragoni con il film animato del 1937 (a sua volta un adattamento della fiaba dei fratelli Grimm ripulito dagli aspetti più gotici, pur mantenendo qualche brivido per tutti) che resta e resterà un caposaldo dell’animazione (e gli omaggi qui non mancano), Biancaneve risulta gradevole e con strizzate d’occhio al contemporaneo.
Non è più tempo di principi azzurri (via la canzone “Someday my prince will come”), non ci crede più nessuno e quindi meglio innamorarsi di un mariuolo redento e affrontare la regina malvagia con il piglio della combattente animata da gentilezza interiore e spirito di condivisione. Il bacio c’è, tranquilli (è pur sempre una fiaba) ma la casetta questa volta la puliscono Brontolo e compagnia.
Come dite? La regina vanitosa (Gal Gadot) è più affascinante della protagonista? Si sa che i maschietti preferiscono la strega seducente alla zuccherosa principessa ma trionfa la bontà d’animo sulla vanagloria della propria immagine: di questi tempi di cieco individualismo è un bel messaggio.