Con proiezioni, seminari, talk, incontri, spettacoli e premi, torna, dal primo al tre giugno, a Riccione, il Dig Festival, Documentari, inchieste e giornalismi, quest’anno dedicato alla “Guerra dei dati”. Al Palazzo del Turismo e nell’antistante piazzale Ceccarini, quartier generale dell’evento, sono attesi numerosi ospiti tra i quali spiccano per la parte spettacolare Morgan e per gli interventi il magistrato e saggista Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro; Marco Damilano, direttore de “L’Espresso”; Luigi Pelazza e una schiera di reporter come lo statunitense Jeremy Scahill, presidente della giura internazionale. A loro il compito di trattare i temi più scottanti e attuali del momento, anche d’interesse mondiale. In primis la caccia globale ai nostri dati personali, definiti “petrolio” dell’era digitale. Da qui il sottotitolo del Dig, “War on data”, la “guerra dei dati” che, come sottolineano gli organizzatori del festival dedicato al giornalismo d’inchiesta: “è stata sferrata da aziende, governi, partiti, movimenti, social, giornali e tv che violano la privacy e usano le informazioni acquisite per pilotare il consenso, dirottare l’umore dell’opinione pubblica e radicalizzare la discriminazione”.
Particolare attesa per il Dig Award 2018, concorso internazionale dedicato a video-inchieste e reportage. La cerimonia di premiazione, presentata da Vicsia Portel, giornalista de La7, si terrà sabato 2 giugno, alle 21, in piazzale Ceccarini. Tra i temi trattati dalle venticinque opere finaliste, suddivise in sette sezioni, spiccano le violazioni dei diritti umani, guerre, intrighi internazionali, terrorismo, corruzione e malaffare. I servizi verranno proiettati alla presenza degli autori, provenienti da Europa, Asia, Nord e Sud America, nel corso di una kermesse. I lavori sono stati selezionati tra gli oltre 200 in concorso dalla giuria che, oltre al presidente, cofondatore di The Intercept, Scahill, è composta da Galia Bador (direttrice di Docaviv, festival del documentario di Telaviv), Claudine Blais (produttrice esecutiva di Enquête, programma investigativo della tv pubblica Société Radio-Canada), Alexandre Brachet (fondatore dell’agenzia di produzione francese Upian), Riccardo Chiattelli (direttore di Laeffe), Nils Hanson (della tv svedese SVT), Marco Nassivera (direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte), Alberto Nerazzini (già reporter di Report e Anno Zero), Juliana Ruhfus (di Al Jazeera English), Andrea Scrosati di Sky Italia, Pia Thordsen di TV2 Denmark e Morten Møller Warmedal dell’emittente norvegese NRK.
Al PalaTurismo, dov’è previsto pure un centro di “emancipazione” informatica, gli incontri si susseguiranno a ritmo serrato fin da venerdì, giorno in cui (alle 20.30) Luigi Pelazza intratterà il pubblico parlando della sua straordinaria docuserie “Il mio nemico”, elaborata dopo aver scansato per due anni una miriade di pericoli in territorio libanese. Intenso il programma di domenica. Alle 10.20 Amadore Agostini del “Qn-La Nazione” e Massimiliano Arena affronteranno gli spinosi temi dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina e del caporalato. Grande attesa per l’incontro, alle 11.30, con il procuratore Gratteri, che interverrà sulle mafie assieme ad Alberto Nerazzini e alla criminologa Stefania Crocitti. Faranno il punto su n’drangheta, multinazionale del crimine con uno sconfinato impero esteso all’Emilia Romagna. Sempre il 3, alle 18.30 il direttore de “L’Espresso” Marco Damilano parlerà dello statista Aldo Moro, presentando la sintesi delle ricerche fatte in occasione della stesura del suo ultimo libro Un atomo di verità.
Altro capitolo è quello degli spettacoli. Per la sera del primo giugno è atteso Morgan con “La canzone perfetta” mentre domenica sera andrà in scena “Escobar. El Patròn”: tuffo nella parabola del narcotrafficante più famoso del mondo con i disegni dal vivo di Giuseppe Palumbo, la voce di un testimone oculare impersonato da Dany Greggio e la musica live degli Amycambe.
Il Dig Festival (i dettagli sono riportati sul sito https://www.dig-awards.org/it/festival) è promosso da Comune e Regione in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna. L’ingresso è libero.
Nives Concolino