Home Sosteniblità LA MOBILITÀ ELETTRICA: EPPUR SI MUOVE

LA MOBILITÀ ELETTRICA: EPPUR SI MUOVE

Mentre in Europa il mercato delle auto elettriche inizia ad espandersi, in Italia resta sotto il 4% (in Francia è al 16,7% e in Germania al 12,7%). A Rimini, le auto ibride o solo con “batteria” sono il 3,5% dell’intero parco

Il Parlamento europeo ha approvato un accordo nell’ottobre 2022 sul tema delle emissioni totali di biossido di carbonio dell’Unione Europea, poi il relativo regolamento è stato adottato dal Consiglio, nel marzo 2023. Il pacchetto di misure definisce gli obiettivi progressivi di riduzione delle emissioni per le autovetture e i furgoni per il 2030 e oltre, compreso l’obiettivo di riduzione del 100% della Co2 emessa dalle autovetture e i furgoni nuovi entro il 2035.

Sappiamo che questa norma è molto discussa e molto avversata da alcuni Stati e da diverse forze politiche, tuttavia, oggi è ancora in vigore e pertanto va rispettata ed attuata. Non c’è dubbio che il mercato delle auto, sia in Europa sia in Italia, ne stia risentendo. Infatti è in diminuzione, soprattutto dopo la fine degli incentivi statali. Anche se nella nostra provincia i dati del 2024 sono in controtendenza rispetto a quelli nazionali che vedono una diminuzione dello 0,5%, mentre da noi si passa a 6.745 autovetture vendute nel 2024 rispetto alle 6.319 del 2023, ovvero 426 in più.

Di sicuro solo una piccola parte delle nuove auto immatricolate è alimentata da batterie elettriche.

Nei primi otto mesi del 2024, le vendite di auto elettriche nell’UE si sono fermate al 12,6% del totale, in calo di un punto percentuale abbondante, in confronto allo stesso periodo del 2023.

L’Italia, purtroppo, è agli ultimi posti tra i principali mercati, essendo rimasta sotto il 4%, contro, il 16,7% della Francia e il 12,7% della Germania.

I fattori “non” elettrici: alti costi, poche colonnine Due sono i fattori che frenano la crescita della vendita dei veicoli elettrici, da un lato il costo stesso delle auto elettriche, superiore di circa il 30% rispetto alle auto più tradizionali e dall’altro la carenza, presunta o reale, delle colonnine di ricarica.

Le vetture elettriche o ibride presenti nel territorio di Rimini sono circa il 3,5% delle auto in circolazione. Dato inferiore alla media regionale che è pari al 4,7% e anche a quello delle altre province emiliano-romagnole, ad eccezione di Forlì-Cesena con il 3,4%, mentre Bologna è al 6,7%, seguita da Reggio Emilia con il 5,2%, Modena 4,9%. Parma 4,4%, Piacenza 4%, Ravenna 3,6% e Ferrara 3,6%, secondo i dati del 2022.

In prospettiva i costi delle auto elettriche dovrebbero diminuire, considerando che l’auto elettrica è composta da almeno il 30% in meno di componenti rispetto ad un’auto con motore endotermico. Anche le colonnine elettriche sono destinate ad aumentare.

A Rimini le colonnine sono già 42 e anche le stazioni di ricarica lungo le strade nazionali e sulle autostrade. Insomma, per le auto elettriche ci sono buone prospettive, a patto che non vengano modificate le norme vigenti e si prosegua con determinazione verso l’infrastrutturazione della condo o rete delle ricariche elettriche. Questo dipende in gran parte dalla volontà politica di chi governa sia a livello nazionale sia locale.

Pubblico… elettrico Nel settore del trasporto pubblico l’elettrico sembra avere maggiore fortuna. Nel senso che la sostituzione dei mezzi più tradizionali sta avvenendo soprattutto attraverso l’acquisto di autobus o filobus alimentati da energia elettrica. Metromare è una filovia elettrica, i 9 mezzi in servizio sono elettrici. La prosecuzione verso la Fiera, dalla Stazione di Rimini, prevede lo stesso sistema (che ritarderà di un anno). Così pure nell’attuazione del Trc verso Misano Adriatico e Cattolica e ora anche Santarcangelo di Romagna, si attuerà lo stesso modello. Ciò vale anche per gli autobus che girano sulle nostre strade. Il Comune di Rimini ha acquistato 13 autobus elettrici (Classe I, 12 metri) che andranno a sostituire mezzi a trazione diesel e di classe ambientale euro 3 ed euro 4, per un investimento complessivo di circa 7,5 milioni di euro, finanziati dal Pnrr.

Di questi una parte è già in funzione, mentre un’altra parte entrerà in servizio a breve. Infine, sempre con fondi del Pnrr, il deposito di Start Romagna a Rimini, verrà dotato di una stazione di ricarica dei nuovi mezzi elettrici. Mentre è in attesa del collaudo la stazione di ricarica degli autobus elettrici in via Roma, di lato all’Anfiteatro Romano. L’elettrico seppure a passo lento avanza, con una maggiore volontà politica potrebbe andare più veloce.

Alberto Rossini