Tante iniziative in provincia: teatro, incontri, cinema, danza e testimonianze
Rimini ha un vero percorso di Educazione, primo comune in Italia fin dal 1964
La memoria va resa viva, interrogata al presente, altrimenti rischia di essere una teca – magari preziosa – ma impolverata come tante che riposano nei musei senza suscitare nulla in chi le osserva.
Anche la Shoah corre questo rischio, come pure tanti altri conflitti e sstorie atroci come Srebrenica.
“ Il ricordo da solo non equivale a conoscenza” è una consapevolezza che deve accompagnare le iniziative organizzate per la Giornata della Memoria. Quello di Laura Fontana è ben più di un suggerimento: ha i contorni di un caloroso appello.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne all’Università degli Studi di Bologna, dopo aver vissuto alcuni anni in Francia, la Fontana è responsabile Attività di Educazione alla Memoria e Responsabile Italia Mémorial de la Shoah Parigi.
Ha progettato e curato la realizzazione di numerosi seminari di formazione sulla storia della Shoah e del Novecento, in Italia, in Israele (in collaborazione con Yad Vashem) e a Parigi (in collaborazione con il Mémorial de la Shoah).
È lei la responsabile del composito progetto “Educazione alla memoria”, nato a Rimini nel 1964. Quello adriatico è stato il primo comune in Italia a promuovere la sensibilizzazione tra i giovani, gli studenti e la cittadinanza verso i crimini nazifascisti e in generale. Un antesignano dei progetti sulla Giornata della Memoria, che abbracciano cinema, letteratura, teatro, danza, testimonianze, viaggi.
Le iniziative a Rimini sono sempre tante e variegate, e soprattutto inserite in un progetto complessivo, l’attività di Educazione alla Memoria che “ in questi cinquantanove anni – snocciola qualche cifra il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – ha portato 5.000 giovani a partecipare ai percorsi di formazione storica sui crimini nazi-fascisti, sulla Shoah e sulla deportazione politicia, e più di 2.700 a prendere parte a un viaggio studio ai luoghi della memoria in Italia e in Europa, tutte esperienze che – a detta di chi le ha vissute – hanno lasciato il segno”.
L’attività di Educazione alla Memoria 2022-23 ha come “ filo rosso di tutte le iniziative la donna, – spiega l’assessore Francesca Mattei – le violenze che hanno riguardato l’altra metà del cielo ma anche la resistenza col volto di donna”.
L’edizione 2023 propone il Consiglio comunale straordinario aperto alle scuole e alla cittadinanza. L’assemblea sarà animata da una decina di ragazzi delle quinte superiori, provenienti da differenti istituti, che hanno concluso il seminario della memoria con il recente viaggio in Austria a Mauthausen, Gusen e Hartheim, offrendo spunti di riflessione, elaborati dalla loro personale esperienza. Il 24 gennaio alle 17, e includerà – prima della discussione in aula con i consiglieri – gli interventi del Rabbino Capo di Ferrara Rav. Luciano Caro; dello storico Riccardo Brizzi (Università di Bologna) in collegamento da Lione; e di Laura Fontana.
Importante è la mostra intitolata Auschwitz- Birkenau 1940-1945. Campo di concentramento e centro di messa a morte, a cura del Mémorial de la Shoah di Parigi, realizzata grazie al sostegno dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Aperta fino a domenica 26 febbraio al Museo della Città, la mostra (l’unica didattica realizzata in Italia) ripercorre la storia del più grande campo di concentramento e centro di sterminio nazista, per mezzo di un’accurata cartografia, una ricca documentazione iconografi ca e un approfondimento tematico sulle deportazioni dall’Italia a Auschwitz.
Tra gli altri eventi in programma per il ‘Giorno della Memoria’ (giovedì 26 gennaio, ore 21) in Cineteca comunale Bocche inutili, la pellicola di Claudio Uberti con Margot Sikabonyi e Lorenza Indovina. Venerdì 27 gennaio (ore 10.30) al Parco “Ai Caduti nei Lager 1943-1945”, cerimonia di deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato alle vittime dei Lager nazisti e di tutte le prigionie. Venerdì 27 (ore 21, con replica sabato 28 alle ore 10 per le scuole) al Teatro Galli Il ritratto di Adele, Regia Arturo Cannistrà Aulos – Compagnia Giovani Danzatori.
Venerdì 3 febbraio (ore 10) al Teatro degli Atti E per questo resisto, Flexus – Alessia Canducci, a cura di Alcantara Teatro.
Quattro i distinti appuntamenti (tutti a ingresso gratuito) con cui, anche quest’anno, l’Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina celebrerà la Giornata della Memoria. Oltre allo spettacolo Il Magnifi co Impostore, venerdì 27 gennaio, alle ore 16 i locali della Biblioteca Comunale accoglieranno l’incontro “Parole per la memoria”, nel contesto del progetto “Un Ponte di Parole”. Infine, domenica 29 gennaio alle ore 17, il Cinema Teatro Astra offrirà la proiezione del film Jo Jo Rabbit di Taika Waititi.
Anche il Comune di Riccione propone in occasione del Giorno della Memoria una programmazione fino al 2 febbraio, in collaborazione con il Liceo Volta-Fellini – e Riccione Teatro. Il Liceo Volta-Fellini il 26 gennaio intitola il Laboratorio di Chimica della scuola a Primo Levi, scrittore, chimico, partigiano e superstite dell’Olocausto italiano. Il 2 febbraio Carlo Greppi – storico, scrittore, prestigiosa firma di Rai Storia e La Repubblica, organizzatore di viaggi della memoria – terrà una lectio magistralis rivolta agli studenti sulla figura di Primo Levi e sul contesto storico della Seconda Guerra Mondiale.
Il 27 gennaio, sempre al Palazzo del Turismo, spettacolo dedicato alla memoria dal titolo Cide. I doni di Papà Cervi prodotto da Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, rivolto ai ragazzi delle scuole dagli 8-14 anni.
Sempre il 27 gennaio, ma alle 21 e aperto al pubblico, va in scena lo spettacolo Amore senza vocabolario. Racconti del lager, 1943-1945 della compagnia riccionese Fratelli di Taglia. Lo stesso spettacolo verrà proposto (alle ore 10) in replica lunedì 30 gennaio per le scuole di Riccione.
La Giornata della Memoria sarà celebrata anche a Poggio Torriana all’interno dalla rassegna “Mentre Vivevo” domenica 29 gennaio alle ore 17.30 con il reading teatrale Lei conosce Arpad Weisz? della compagnia Menoventi.
Lo spettacolo è tratto dal libro Dallo scudetto ad Auschwitz di Matteo Marani sulla vicenda dell’allenatore .del Bologna Calcio. L’inesorabile palleggio tra il campo da calcio e il campo di sterminio riverbera nel progetto sonoro del reading che, congiuntamente al testo, reinventa ambienti e vibrazioni per restituire una storia che un silenzio di settant’anni non è riuscito a cancellare.