Gli studenti riminesi a scuola da Google per lanciarsi nel mondo del lavoro anche grazie ai cavalli del motore di ricerca. E quando la collaborazione con il mondo dell’impresa è virtuosa, le porte della professione si aprono più facilmente, come dimostrano i dati di Enaip: due studenti su tre trovano impiego.
Nessuno miracolo: si chiama invece Formazione IFTS, il corso che dopo 800 ore di formazione teorica e pratica, rilascia il diploma di Tecnico per la progettazione e sviluppo di applicazioni informatiche. Un titolo troppo lungo? Giorgia sarà più sintetica: “Le tecniche apprese ho cercato di applicarle alla realtà, soprattutto turistica del riminese“. Risultato: il tempo di diplomarsi, e Giorgia è già inserita con soddisfazione reciproca in azienda.
La scuola professionale è bistrattata e guardata spesso di sottecchi? Il corso dell’Enaip – attivo da oltre 15 anni – mette d’accordo formazione (l’Enaip, appunto), la scuola (l’Istituti I.S.I.S.S. Einaudi-Molari, presieduto dalla prof.ssa Maria Rosa Pasini), il mondo del lavoro (le aziende partner) e l’università (la Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna, con Marco Prandini professore delegato dal presidente della scuola a partecipare alle attività del Corso). Il Corso, che si dipana su 800 ore, compreso lo stage aziendale e il project work, ovvero una simulazione, è gratuito (grazie al cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo e della Regione Emilia-Romagna) e aperto a occupati e disoccupati, anche non diplomati, purché in possesso delle competenze necessarie. 28 anni l’età media dei partecipanti dell’ultimo anno (Rif. PA 2017-7537/RER- Approvata con DGR n. 953 del 28/06/2017). “La novità è rappresentata dalla presenza complessiva di sette ragazze. – è soddisfatta Erika Ricci, 38 anni, la coordinatrice – La maggior parte dei partecipanti aveva tra i 21 e i 30 anni (10) ma ben quattro erano persone più adulte tra i 41 i 49 anni”. Molti docenti sono titolari di aziende o collaborano con imprese del territorio, partner attuatrici come Silicom Engineering e Soluzione Software. La simulazione è uno degli aspetti più intriganti del corso. Da 30 ore nel 2017, quest’anno sono aumentate a 50. Una di queste è stata commissionata da Simple Networks. Si tratta di un’applicazione in wordpress per la prenotazione di parchi giochi. Il secondo riguardava un’applicazione online per la consegna di cibo a domicilio. Un sistema per pizzerie, gelaterie, ristoranti, pasticcerie, sushi. In ogni caso, i progetti elaborati durante il Corso “sono sempre legati al territorio e ai suoi bisogni, – assicura il presidente della Fondazione Enaip, Vittorio Betti – una curvatura rispetto ai fabbisogni del riminese”.
Simulazioni e viaggi all’estero sono coerenti con il percorso di studio, non semplici appendici, per quanto divertenti. La squadra accolta a Dublino per tre giorni da Google era formata da dodici studenti e tre accompagnatori. Tra questi Andres Antolini, docente ed esperto della riminese Marketing Informatico, partner attuatrice del corso e “affiliata” di Google. “Siamo stati accolti da Cristina e Matteo, italiani che lavorano a Dublino hanno guidato il gruppo nel tour degli uffici di Google”. Un’esperienza formativa di alto livello: osservare l’organizzazione di una delle più importanti aziende del mondo, è una bella opportunità.
Per la verità, non è la prima volta che il Corso Enaip espatria a caccia di suggestioni nel mondo del lavoro. Nel 2017, l’approdo è stato la sede di Düsseldorf di Trivago. Adriano Ferracuti, un ragazzo originario delle Marche, ha accolto e accompagnato il gruppo formato da 13 studenti e due accompagnatori su e giù per i piani dell’imponente palazzo sede del motore di ricerca, e all’interno di un mondo che vuole la persona protagonista. “Una cucina per piano, nessun cartellino, responsabilità e forti motivazioni personali, spazi ricreativi: l’azienda è accogliente e stimolante anche dal punto di vista architettonico e delle offerte interne per i dipendenti”. Il contatto con Trivago è stato agevolato da un docente della Scuola di Ingegneria e Architettura di Bologna, partner attuatore del corso.
Anche gli stage aziendali sono importanti trampolini di lancio. E non di rado si incontra in quei frangenti qualche ragazzo del corso precedente. “Due ragazzi su tre trovano un impiego al termine del corso. – snocciola con soddisfazione i numeri, Erika Ricci – E in qualche caso c’è chi si inserisce in azienda persino durante le 800 ore”. Il doppio impegno non è uno scherzo. Ma c’è chi ha le spalle larghe, altro che bamboccioni. Giulia è una ragazza di Bologna. Alla sera lavorava in un locale, al mattino saliva sul treno, sui banchi per il Corso e di ritorno sotto le Due Torri riprendeva l’occupazione nel locale. E senza mai perdere lezioni.
Il clima è ottimo, le prospettive reali. Il fatto che le stesse aziende chiedano ad Enaip una preselezione per un’eventuale assunzione, testimonia la serietà e l’affidabilità del corso.
Paolo Guiducci