Come si fa a mettere i furbetti del Fisco in buca? Facilissimo: introducendo nuovamente al confine con la Repubblica di San Marino la dogana. A lanciare la proposta, che suona più come una provocazione, è il comandante della Guardia di Finanza di Rimini, il colonnello Gianfranco Lucignano. “I denari che da Rimini salgono sul Monte Titano – spiega – sono ancora tanti. E appartengono soprattutto ai piccoli imprenditori. È l’evasione del salumiere, dell’idraulico, del barista, del bagnino e potrei fare altri esempi”. Gente che aspetta magari la pausa pranzo per trasportare i soldi al di là del confine, oppure la classica uscita in bicicletta della domenica nascondendo il malloppo nel telaio. “Nonostante San Marino stia facendo sforzi notevoli per dotarsi di normative in linea con l’Europa, ancora è indietro. Proprio perché non fa ancora parte della Comunità, la sbarra della dogana potrebbe abbassarsi nuovamente. Lasciando sul posto finanzieri 24 ore su 24 e dotandoli di strumentazione adatta”.
Francesco Barone