La città che ci sta a cuore. È il titolo della lettera aperta che il Consiglio pastorale della Diocesi di Rimini ha voluto rivolgere alla comunità cristiana e agli amministratori, dopo l’ultima tornata elettorale cittadina nello scorso mese di giugno. Dalle sollecitazioni contenute nel messaggio, è nata l’idea di un ciclo di conferenze promosse dal Progetto culturale della Diocesi insieme alle associazioni e altre realtà cittadine. Primo appuntamento in programma lo scorso 12 novembre dedicato a “Vita e famiglia cuore di una politica nuova”: un incontro promosso da Rinnovamento nello Spirito Santo, Forum Territoriale delle Associazioni Familiari, Centro di Aiuto alla Vita “C. Ronci”, Movimento per la Vita “A. Marvelli” per riflettere di politiche familiari e difesa e promozione della vita. Circa 120 persone si sono ritrovate al Cinema Tiberio, presente anche il vescovo Francesco Lambiasi.
Martinez e la casa sulla roccia. Primo ospite a prendere la parola Salvatore Martinez, presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo che ha affrontato il tema della famiglia partendo dall’esortazione apostolica Amoris Laetizia.
“Dobbiamo tutti aprirci alla grazia e al mistero grande dell’Amore, un amore dinamico dove la sequela di Gesù diventa qualcosa di tutti i giorni, su cui costruire la casa sulla roccia. Famiglia è sinonimo di casa e dobbiamo quindi essere vicini anche a chi ha fondato la propria unione sulla sabbia, per far loro comprendere l’importanza di fondare la propria vita nel sacramento del matrimonio”. E ha aggiunto: “I nemici da combattere sono relativismo e individualismo, impegnandoci in una nuova evangelizzazione per incontrare quelle persone che la solitudine dei nostri tempi ci consegna demoralizzate, senza eredità culturale e spirituale. In questo contesto le famiglie devono essere Laboratorio di Speranza”.
L’aborto è il principio che mette in pericolo la pace nel mondo. Carlo Casini, già presidente del Movimento per la Vita, parlando della tutela della vita nascente ha ricordato la figura di Madre Teresa di Calcutta che, parlando del bambino non concepito, lo definì il “più povero dei poveri” e ha aggiunto: “Se accettiamo che una madre possa sopprimere il frutto del proprio seno che cosa ci resta? L’aborto è il principio che mette in pericolo la pace nel mondo. Non possiamo accettare la logica dell’aborto, e pur avendo sempre misericordia per la madre che compie questa scelta, dobbiamo ricominciare a parlare dello stupore della vita nascente, anche attraverso un rinnovamento culturale e morale che metta al centro la figura del bambino, quando la mentalità comune vorrebbe far passare sotto silenzio, anzi eliminare, la sua centralità, per far apparire come moralmente accettabile la scelta abortista”. Casini ha inoltre rilanciato la campagna «Uno di noi» per chiedere l’impegno dell’Unione europea a non finanziare la distruzione di embrioni umani nel campo della ricerca scientifica e a non erogare contributi economici a enti privati internazionali che propagandano l’aborto. Una richiesta già sottoscritta da due milioni di europei.
I giovani hanno desiderio di famiglia. Ma…
Infine Gigi De Palo, Presidente nazionale del Forum delle Associazioni familiari, partendo dai dati molto preoccupanti sulla denatalità che attanaglia il nostro paese ormai da alcuni anni, ha evidenziato come tra i giovani vi sia desiderio di famiglia, ma anche molte difficoltà per realizzarlo. “L’Italia non è un terreno non fertile, ma coltivato male. I credenti faticano a presentare la famiglia nella maniera corretta, facendola passare più come un peso che come una grazia, senza la capacità di fare una proposta di felicità. Dobbiamo cercare di raccontare la famiglia così come la viviamo, proponendoci come esempio di bella famiglia. Infine è indubbio che serva un fisco più equo, che tenga conto degli sforzi compiuti dalle famiglie per crescere i figli e rimanere unite, portando vantaggio a tutta la società. È quindi urgente avviare processi per trovare proposte concrete a queste necessità, dialogando anche con i non credenti”.
Soddisfatti gli organizzatori della serata.
“L’insieme degli interventi – sottolinea Giuliano Zamagni, presidente del Forum territoriale delle Associazioni familiari di Rimini – ha reso perfettamente l’idea che ci eravamo prefissati di trasmettere al momento della scelta del tema: parlare della famiglia mettendo in luce la sua bellezza e la sua importanza in seno alla società, come luogo primario all’interno del quale costruire la città, aperta alla vita e al futuro, ma da sostenere e tutelare con adeguate politiche anche fiscali, perché possa essere fertile e feconda”.
Dopo la famiglia, “La città che ci sta a cuore” affronta un altro argomento: venerdì 2 dicembre (ore 21) alla Sala Marvelli della Provincia il tema scelto è: “La scommessa dell’accoglienza e della pace” e in particolare: “Immigrazione: la cultura dell’incontro o della paura – Rimini fra emergenza e progetto”. A promuoverlo la zona Pastorale S. Andrea Apostolo, la Caritas Diocesana e il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani di Rimini.
Silvia Sanchini