La 64esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana si congeda ma il saluto è di quelli intonati grazie a “I Concerti della domenica”. L’edizione 2013 si compone di cinque appuntamenti musicali con grandi interpreti italiani ed internazionali, con il finale della rassegna affidato al pianista riminese Enrico Pace.
L’appuntamento inaugurale è ospitato nella Sala del Giudizio del Museo della Città: domenica 10 novembre alle 17 l’arpista Floraleda Sacchi propone un viaggio nella musica contemporanea con arrangiamenti per arpa, arpa preparata ed electronics, di composizioni di Piazzolla, Montero, Louie, Garella, Machajidik, Cage e Glass. La rassegna si sposta poi al Teatro degli Atti (domenica 17 novembre, ore 17) per il concerto del pianista Herbert Schuck impegnato in un programma dedicato a Schubert e Janaceck.
Il Quartetto Pacifica (nella foto) con Simin Ganatra (violino), Sibbi Berhnardsson (violino), Masumi Per Rostad (viola) e Brandon Vamos (violoncello) è atteso al Teatro degli Atti sabato 23 novembre (ore 21) con brani di Haydn, Carter e Beethoven.
Domenica 1 dicembre (Teatro degli Atti, ore 17) la rassegna ospita lo Sitkovetsky Piano Trio, con Alexander Sitkovetsky al violino, Wu Qian al pianoforte e Leonard Eischenbroich al violoncello: le loro scelte musicali vertono su Haydn, Mendelssohn e Schubert.
La chiusura dei “Concerti della Domenica” è con il botto. Enrico Pace, pianista riminese di fama internazionale, ritorna ad esibirsi nella sua città, in occasione del Concerto per volere e in memoria di Minnie Torsani: l’appuntamento è per domenica 8 dicembre al Teatro Novelli alle ore 21. Il pianista eseguirà brani di Beethoven, Schumann, Mendelssohn, Liszt-Wagner e Liszt.
“La rassegna conclude la 64esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana, che ha visto incamminarsi lungo i suoi innumerevoli sentieri tematici un pubblico curioso e numeroso e una critica musicale da sempre attenta agli eventi della Sagra. – spiega Giampiero Piscaglia, direttore Istituzione Musica Teatro Eventi del Comune di Rimini – Basti pensare alle due produzioni nel cantiere del Teatro Galli e nella sala Pamphili come Il Palazzo di Atlante e Suite Michelangelo, ai due tributi a Fellini, con Fellini-Rota condotto da Francesca Fellini e interpretato da Mauro Maur e Francoise de Clossey oltre al recital pianistico ispirato al Maestro con Orazio Sciortino e Andrea Bacchetti; e all‘omaggio all’altro grande festeggiato dell’anno con «Verdi nell’aria», con una pubblicazione, una mostra e un concerto lirico nel Ridotto del Teatro Galli”. Non vanno dimenticati i progetti rivolti ai giovani interpreti come una produzione affidata all’Orchestra Nazionale dei Conservatori; la mostra fotografica sui protagonisti della scena sinfonica ritratti da Giovanni Battista Maria Falcone, un convegno di analisi musicale. E poi, naturalmente, la colonna portante della Sagra da 64 anni a questa parte, i grandi concerti sinfonici all’Auditorium Palacongressi. Un ciclo, quello sinfonico, come sempre seguito da un pubblico molto numeroso, con cifre che appartengono agli standard delle grandi città metropolitane. A Rimini, nella Sagra si è registrata una media di 1773 spettatori paganti a sera. Molto atteso dal pubblico l’incoraggiamento di un osservatore premuroso come Zubin Mehta: il famoso direttore ha salutato positivamente le soluzioni adottate per il nuovo auditorium, non senza una calorosa raccomandazione a concludere gli interventi ancora mancanti.
Tommaso Cevoli