Museo, spazio espositivo, atelier artistico, caffè letterario. Tutto in un’unica cornice, un’area che di appeal culturale doveva averne già diverso tempo fa se è vero che fu scelta dallo scrittore Alfredo Panzini per le sue vacanze estive in Romagna. Casa Rossa aveva già tolto i veli alcuni anni fa dopo l’intervento di ristrutturazione portato a termine dall’Amministrazione comunale bellariese. Per arrivare al salto di qualità mancava però ancora il recupero, oltre che della dimora centrale oggi adibita a Museo, di Casa Finotti, (storico fattore di Panzini) e delle altre pertinenze rustiche.
Il risultato, costato alle casse comunali 650mila euro, è sotto gli occhi di tutti dopo l’inaugurazione del 9 luglio. Casa Finotti, il primo edificio ad aver svelato il suo nuovo volto, si presta a diventare centro operativo dell’intero polo culturale: con una sala conferenze da 60 posti, spazi di servizio, ospiterà anche l’Accademia Panziniana di Bellaria Igea Marina.
Quanto alle altre pertinenze, in origine destinate a stalla e deposito, dopo la sistemazione delle coperture diverranno, una, punto di ristoro e caffè letterario mentre l’altra fungerà da magazzino per le attività del parco.
Infine la terza pertinenza, l’edificio che accoglieva l’artista durante la sua attività creativa: qui troveranno spazio gli uffici comunali deus ex machina delle attività legate a Casa Panzini.
La “piena restituzione alla città di un bene storico-testimoniale di elevato contenuto simbolico, rimasto per molti anni marginale” come sottolineato dal sindaco Enzo Ceccarelli, rappresenta la prima tappa di un ulteriore percorso: “la salvaguardia, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio letterario di Alfredo Panzini, corredato da impegni di conservazione archivistica, di ricerca e di progettazione culturale”. (a.l.)