Le difficoltà economiche come elemento destabilizzante della famiglia. Nei rapporti tra moglie e marito, ma anche in quelli tra genitori e figli. O almeno è quello che emerge dai colloqui che avvengono all’interno del “Centro delle famiglie” del Comune di Rimini.
“Dall’inizio dell’anno – conferma la coordinatrice, Elena Nati – su cinquecento incontri che abbiamo avuto, tanti hanno portato alla ribalta questa nuova problematica”.
Una crisi che sempre più di frequente corrode il rapporto tra genitori e figli adolescenti.
“La loro è già un’età difficile, dove i contrasti con padre e madre iniziano ad essere forti, energici. Figurarsi fargli capire e accettare il perché dell’improvviso abbassamento di stile di vita, il perché prima potevano fare una cosa e adesso non più”.
L’aiuto del Centro
Conflitti che naturalmente aumentano soprattutto in quelle situazioni dove c’è già una pregressa fragilità. Proprio per venire incontro, per aiutare queste famiglie, il Centro, che ha la propria sede nella piazzetta dei Servi, vicino al Ponte di Tiberio, spalanca le sue porte.
“Ci sono percorsi individuali o di coppia dedicati ai genitori che vogliono chiarire e affrontare le difficoltà legate al contesto familiare”.
Uno di questi percorsi è quello di consulenza genitoriale.
“È una strada che viene intrapresa da tutti quei genitori che, con l’aiuto di un esperto, desiderano chiarire e confrontarsi sulle difficoltà di relazione con i propri figli, trovare nuovi strumenti per realizzarsi in un ruolo genitoriale efficace e soddisfacente. C’è poi uno spazio dedicato ai genitori che si trovano ad attraversare un momento di difficoltà come coppia, un aiuto per ritornare ad ascoltarsi e ritrovare le risorse personali e della relazione”.
Per chi, invece, ha deciso di separarsi, per i già separati e per i divorziati c’è un ulteriore percorso, quello della mediazione familiare.
“Con l’aiuto di una persona preparata, si cerca di gestire il conflitto, di riorganizzare le relazioni familiari in modo soddisfacente per sè e per i figli ed esercitare la comune responsabilità genitoriale. Una cosa importante è che le nostre mediatrici sono a disposizione dei nonni e degli insegnanti”.
C’è poi anche un aiuto prettamente legale, il servizio offre la consulenza di un avvocato per informazioni riguardo il Diritto di famiglia. Insomma, l’aiuto non manca di certo: bisogna solo accettare la propria situazione di precarietà.
Francesco Barone
Alba Mustafa