Ancora una volta in Campo! Per il 39° anno consecutivo. Questo fine settimana torna, con il suo carico di allegria e sudore, il Campo Lavoro Missionario, la grande raccolta di oggetti usati e materiali di recupero per sostenere progetti umanitari nei paesi del terzo e quarto mondo, ma anche qui, a casa nostra, perché la povertà non conosce confini.
Il Campo coinvolgerà, come sempre, l’intera Diocesi, con 170 mila sacchi da ritirare porta a porta e un esercito di volontari al lavoro in sette centri di raccolta: due a Rimini e altri cinque a Riccione, Cattolica, Santarcangelo, Verucchio, Bellaria. Quest’anno gli aiuti principali finiranno a missionari che operano in Etiopia, Costa d’Avorio, Zambia, Camerun, Bolivia, più una quota riservata alla Caritas diocesana per aiutare famiglie riminesi in difficoltà economica. Altre destinazioni secondarie saranno previste sulla base dei risultati finali. L’anno scorso, alla chiusura dei conti, sono stati sostenuti complessivamente 14 progetti per un totale di 184.500 euro.
Torna dunque la grande kermesse, “fiore all’occhiello della nostra Diocesi” per usare le parole del vescovo: quel piccolo grande miracolo, con pochi precedenti in Italia, che si rinnova ogni anno grazie alla partecipazione di centinaia, migliaia di volontari di ogni orientamento, dentro e fuori i confini della Chiesa. Intere famiglie con nonni, figli e nipoti che attendono impazienti questo appuntamento ma anche tante organizzazioni che collaborano in vario modo: Protezione Civile, Croce Rossa, Hera, Mani Tese, Pacha Mama, Ciclofficina/Enaip, Associazione Papa Giovanni, Agesci e senza dimenticare il sostegno delle Amministrazioni locali che hanno concesso il loro patrocinio all’iniziativa.
Tra le tante partecipazioni al Campo da segnalare anche presenze dall’estero. A Rimini troveremo in tuta e guanti da lavoro Abo Rashed Ghassan, rifugiato siriano, oggi operatore della Croce Rossa. Altro ragazzo siriano a Santarcangelo: Abd Elrahim Hsyan, per tutti Sheik Abdo, fuggito dagli orrori della guerra e arrivato con la famiglia nel dicembre scorso attraverso i corridoi umanitari.
Non mancherà anche quest’anno la tradizionale lotteria (32 mila biglietti in vendita a 50 centesimi l’uno) così come non mancheranno, in tutti i centri di raccolta, gli affollatissimi mercatini dell’usato che rappresentano ormai la principale voce di entrata del Campo. Indumenti, oggetti per la casa, elettronica, libri, giocattoli, biciclette: di tutto di più, per la gioia degli amanti del vintage o di chi, semplicemente, vorrà portarsi a casa per pochi spiccioli oggetti ancora utilizzabili (una riflessione a parte sui nostri stili di vita meriterebbero i tanti capi di abbigliamento nuovi con tanto di cartellino che troviamo nei sacchi gialli…)
E a proposito di stili di vita, sulla scia dei progetti educativi promossi dal Campo nel mondo della scuola, anche nei due giorni della raccolta saranno organizzate iniziative rivolte ai giovani. A Rimini, Riccione, Santarcangelo, per i bambini più piccoli, si terranno laboratori creativi per la costruzione di oggetti utilizzando materiali di recupero mentre, per i ragazzi più grandi, un po’ ovunque, si terranno incontri di sensibilizzazione proposti dall’Ufficio per la Pastorale giovanile, che ha scelto il Campo Lavoro 2019 per la celebrazione della GMG (Giornata mondiale della Gioventù) diocesana. Titolo “I 5 passi per un si’”.
Pagina a cura di Alberto Coloccioni