Partiranno da quarantacinque punti diversi, da due regioni e uno Stato (San Marino). L’appuntamento per tutti è l’Eremo del Faggio. È la Camminata del Risveglio.
Il via da Rimini è fissato sabato 18 agosto alle 6.30 dalla chiesa di S. Chiara: guidano il drappello (che negli anni si è infoltito) moglie e marito. Sosteranno per la notte a San Leo, accolti e rifocillati. Strada facendo incontrerà il gruppetto di Corpolò, e più tardi, gli amici di Pietracuta. Poi via, come un serpentone, raccogliendo altri camminatori, in direzione Eremo. È qui, ai 1.415 mt del massiccio di Carpegna (dove Marco Pantani si allenava quando era il Pirata) che è fissato il traguardo domenica mattina del pellegrinaggio indetto dalla Compagnia del Risveglio per “rinnovare” il miracolo della Madonna del Faggio, e “tradurlo” nella realtà quotidiana.
Secondo la tradizione l’eremo (sec. XII) è stato eretto sul luogo in cui la Madonna è apparsa a soccorrere dei pastorelli in difficoltà e dove venne rinvenuta un’immagine di Maria appesa a un faggio. Trasportata in paese, l’immagine ricomparve ai piedi dello stesso albero. Il prodigio venne interpretalo come la richiesta di edificare un Santuario, dedicato appunto alla Vergine del Faggio. Da diversi anni la festa omonima è accompagnata da un massiccio ritorno degli antichi pellegrinaggi. Per “pregare, meditare e, con l’entusiasmo di Maria, ascoltare, raccontare quello che Dio ha fatto nel creato, nella storia della Chiesa, nei propri paesi e nella propria vita” spiega Filippo Di Mario, uno degli organizzatori. La Compagnia del Risveglio ha recuperato la tradizione della “Camminata” la domenica dopo l’Assunta. Anno dopo anno raduna sempre più pellegrini, alcuni capaci di ore e ore a piedi e in preghiera.
A Pennabilli l’appuntamento è alle 4.15 al Monastero della Rupe: dopo la preghiera del Mattutino con le suore Agostiniane e la colazione insieme, il “popolo” marcerà dietro alla croce di legno pregando con il libretto preparato dalle religiose pennesi per ricongiungersi alle 9 agli altri camminatori. Da Pietracuta si mettono in marcia alla mezzanotte di sabato per quasi 10 ore di marcia. “Il piccolo rivolo iniziato 27 anni fa, con l’apporto di movimenti, monasteri, parrocchie, paesi e di coloro che provengono da anni di dubbi di fede e con esperienze matrimoniali sofferte, – assicurano gli organizzatori – sta diventando un bel ruscello sempre più rumoroso che rinfresca l’aria, la vegetazione e la popolazione dovunque passa”. Il Vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi ha adottato il pellegrinaggio come priorità. C’è una lettera che lo testimonia. “È tradizione assodata, ma sogno sia per tutti come «la prima volta». – ha scritto nella missiva inviata – Tengo tanto a questa iniziativa. Vorrei che tutte le realtà della Diocesi vivessero questo momento forte di unità. Ogni anno indico un motivo di preghiera; quest’anno propongo una grande preghiera per i giovani. La «febbre», cioè la passione e il calore dei giovani, conserva il resto del mondo ad una «temperatura» normale!”.
Lo stesso Vescovo Turazzi si metterà in marcia, per accogliere tutti i pellegrini ai Prati della Madonna alle ore 9 per una parola, la Messa e la processione con la Vergine del Faggio. “Il pellegrinaggio è come la vita: – spiega sicuro Filippo, 13 anni appena festeggiati, uno dei giovanissimi pellegrini – inizia, prosegue e ha una meta”.
Paolo Guiducci