“Ma noi cristiani crediamo ancora nella capacità della fede che abbiamo ricevuto di esercitare un’attrattiva su coloro che incontriamo e nel fascino vincente della sua bellezza disarmata?”. Sono parole scritte da don Julián Carrón su un quotidiano italiano, dopo la strage di Charlie Hebdo, più che mai pertinenti e attuali vista la situazione di questi giorni. Quella frase, con cui il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione “sintetizza” il Cristianesimo, dà il titolo a una raccolta di riflessioni che non solo hanno segnato la storia del movimento di CL in questi dieci anni dalla scomparsa del fondatore, il Servo di Dio don Luigi Giussani, ma sono anche entrate, con umiltà e coraggio, nel dialogo pubblico e nelle ferite profonde del nostro tempo, seguendo il costante invito di Papa Francesco ad essere “una Chiesa libera e aperta alle sfide del presente, mai in difensiva per timore di perdere qualcosa” (Discorso al V Convegno nazionale della Chiesa italiana, Firenze 10 novembre 2015).
«La bellezza disarmata» (edito da Rizzoli) sarà presentato
giovedì 3 dicembre 2015 alle ore 21.00 presso Rimini Fiera (pad. D7, ingresso Est) e vedrà la partecipazione dell’autore, Don Julián Carrón, Fausto Bertinotti, Presidente della Fondazione “Cercare Ancora” e Andrea Simoncini, Docente di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze. Introdurrà Manlio Gessaroli, responsabile della Fraternità di Cl a Rimini.
Il terrorismo, le persecuzioni, il dramma delle migrazioni, la crisi economica e politica, l’emergenza educativa e, in generale, la crisi antropologica che affonda le sue radici in quello che Papa Benedetto XVI chiamava “crollo delle evidenze”… tutto ciò pone a tutti, cristiani e non, la domanda su cosa sia davvero necessario per ripartire: cosa può strappare al nulla omologante e riaprire la speranza? Cosa può generare una coscienza nuova e più profonda di sé e della realtà, in tutte le dimensioni del vivere (educazione, famiglia, lavoro, politica), un desiderio interamente dispiegato, una capacità di gratuità, di letizia e di costruttività?
Il volume e l’incontro del 3 dicembre intendono rappresentare – secondo gli organizzatori del centro culturale Il Portico del Vasaio – la possibilità di un dialogo e offrire un contributo a chiunque sia alla ricerca di ragioni adeguate per vivere e costruire nuovi spazi di libertà e di convivenza.