Non solo una celebrazione ma un dono per tutta la Chiesa riminese e per l’intero territorio”. Ha detto mons. Francesco Lambiasi aprendo la conferenza stampa indetta per mettere in moto la complessa macchina organizzativa che porterà domenica 24 ottobre alla Beatificazione di Sandra Sabattini, che sarà presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi.
“Raccontare le figure dei santi è complesso. – le parole del Vescovo – Perché sono spesso figure appartenenti a un passato remoto, venerate e percepite come lontane. Sandra, con il suo vivere la santità nel quotidiano, è una figura che si fa presente e vicina, rappresentando una vera e propria boccata d’ossigeno in un mondo spezzato come quello di oggi. Per questo dobbiamo fare la scelta giusta su quale approccio avere nei suoi confronti: un approccio profetico, accogliendo il suo messaggio di ‘scegliere l’Amore e basta’.
Gesù era il significato esauriente di tutto ciò che faceva: lo studio, il rapporto con il fidanzato Guido, i progetti per il futuro, la vita di comunità, l’impegno per i più poveri”.
Don Giuseppe Tognacci, vice postulatore della causa, ha fornito alcuni dettagli sulla cerimonia. Una volta proclamata beata, partirà verso l’altare la processione con la reliquia. Del corpo della Sabattini, come noto, non è rimasto niente, se non un capello che il fidanzato Guido Rossi ha fedelmente custodito in tutti questi anni in una scatolina. Sarà portato all’altare da Stefano Vitali, grazie all’intercessione di Sandra guarito da un tumore, e da un gruppo di amiche di Sandra, da mesi impegnatissime nel dare testimonianza di lei nelle parrocchie e nelle comunità. La preghiera dei fedeli sarà letta da loro e da fedeli della parrocchia di san Girolamo, dove Sandra è cresciuta.
La processione offertoriale vedrà invece protagonisti il padre, il fratello e altri parenti. A tutti i partecipanti la celebrazione (putroppo un numero assai limitato) sarà distribuito come ricordo il libretto con il Diario, il libretto per seguire la liturgia e un santino con una reliquia (tratta dagli indumenti).
Domenica 24 ottobre: come particepare
Queste sono le indicazioni per poter partecipare alla Celebrazione del 24 ottobre alle ore 16 in Cattedrale. I partecipanti saranno disposti a sedere (a distanza di 1 metro) in quattro settori: Cattedrale, sagrato, cortile adiacente, sala Manzoni. Ogni settore sarà contrassegnato da un colore diverso che corrisponderà al “pass” colorato che verrà consegnato ad ogni partecipante.
Si sono previste circa 1.200 persone.
Per dare la possibilità di partecipare a tutte le componenti ecclesiali, ci si atterrà a questa distribuzione:
In Cattedrale
(oltre ai preti, diaconi e servizio liturgico) – Comunità Parrocchiali: 2 rappresentanti per parrocchia – Parrocchia San Girolamo: 10 posti – Papa Giovanni XXIII: 100 posti – C.L : 10 posti – Altre associazioni: 2 rappresentanti ciascuna Religiose : 1 rappresentante di ogni Comunità religiosa
Negli altri Settori
(cortile, sagrato, sala Manzoni)
– Comunità Parrocchiali: 4 rappresentanti per parrocchia – Parrocchia San Girolamo: 20 posti – Papa Giovanni XXIII: 300 posti C.L.: 20 posti Altre associazioni: 4 rappresentanti ciascuna Religiose : 2 rappresentanti di ogni Comunità religiosa.
È necessario iscriversi rivolgendosi alla Segreteria diocesana (Matteo o Marco) nelle mattinate dalle 8,30 alle 12, ritirando contestualmente il “pass” colorato con cui presentarsi alla celebrazione. L’ultimo giorno in cui sarà possibile ritirare il pass sarà sabato 16 ottobre. Dopo tale data i posti rimasti verranno distribuiti ai singoli fedeli che ne faranno richiesta alla mail: beatificazionesandra@diocesi.rimini.it
Chi non potrà partecipare
- potrà assistere alla celebrazione trasmessa in diretta tv su IcaroTV, canale 91 E inoltre su: www.icaroplay.it (live streaming)
- app per smart tv Icaroplay
- https://www.sandrasabattini.org
- e sulle pagine facebook: Newsrimini, IcaroTV, ApgXXIII È prevista la traduzione simultanea in LIS (Lingua Italiana dei Segni per le persone sorde).
La storia di Sandra: Signore scelgo te e basta
Sandra Sabattini nasce il 19 agosto 1961 a Riccione da Agnese Bonini e Giuseppe.
Abita a Misano Cella con i genitori, il fratello Raffaele e lo zio don Giuseppe Bonini parroco della Chiesa del Bell’Amore. Nel 1965 con la famiglia si trasferisce a Rimini dove lo zio don Giuseppe diviene parroco di San Girolamo. L’ambiente famigliare e la parrocchia aprono il suo animo ad accogliere i valori più alti della vita e della fede.
Nel settembre 1974 partecipa alla “vacanza di condivisione” presso la casa Madonna delle Vette ad Alba di Canazei condotta da don Oreste Benzi fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII e da don Nevio Faitanini, futuro padre spirituale e costante punto di riferimento. Al ritorno dirà: « Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai» .
Sandra scopre la bellezza dell’amore a Dio attraverso gli ultimi e gli emarginati e ne resta affascinata.
L’incontro con don Oreste segna profondamente la sua spiritualità e la sua vita; l’appartenenza alla Comunità nella fraternità e nella condivisione con i poveri, apre nel suo cuore nuove vie di adesione al Signore Gesù.
Don Oreste ricorda: “ Ha iniziato a scrivere all’età di dieci anni: pensieri brevi, intenzioni, ragionamenti profondi. In essi emerge sempre il rapporto con Dio-Amore, punto di partenza e termine di ogni cammino interiore. Sandra viveva tesa verso l’infinito, la luce, il mistero, l’amore, Dio. Non teneva la sua vita per se stessa”.
Dai suoi pensieri emerge la sua gratitudine a Dio per i doni ricevuti, scrive: “… Credevo di essere sola e non capivo che Tu eri con me… Grazie, Signore, di questo mondo, di questa vita, di queste persone, di questa gioia, per una nuova primavera che sorge e che mi vede ancora viva.” e ancora: “ Ti ringrazio Signore perché la vita è una benedizione, perché i fratelli che mi hai messo accanto in questi giorni e in tutti i giorni della vita sono per essa una benedizione. Benedetto, Signore, perché ci ami, perché mi metti in cuore una gioia così grande”.
Sandra partecipa con assiduità agli incontri formativi e di spiritualità della Comunità Papa Giovanni XXIII e fa parte del gruppo giovani della stessa; inizia a frequentare alcune case-famiglia e a seguire alcune situazioni di povertà che Don Oreste le propone.
Nell’agosto del 1979 inizia il cammino di fidanzamento con Guido Rossi.
Solo dopo aver chiesto conferma del suo cammino di vita, nel 1980 si iscrive alla facoltà di Medicina a Bologna.
Sempre protesa verso una ‘scelta radicale’ per la sua vita, nell’estate del 1981 inizia la condivisione con i ragazzi tossicodipendenti che si sviluppa sia nel centro di ascolto e accoglienza attraverso i colloqui, sia all’interno delle comunità di recupero in particolare nei periodi estivi.
Molti sono gli impegni che si assume, ma tutti vissuti nella chiarezza dell’unica scelta: “Signore…scelgo te e basta”.
Sandra ha mostrato con la sua vita l’adesione gioiosa al progetto d’amore che il Signore ha per ciascuno di noi; dove la gioia nasce dall’offrirsi a Lui: “ L’uomo in realtà è una creatura modesta e diventa grande solo quando rinuncia all’orgoglio e diventa uno con Dio….
Neanche l’Onnipotente può mettere una goccia d’acqua in una caraffa piena fino all’orlo.
Dobbiamo dunque stare ogni giorno davanti a Dio a mani vuote come mendicanti.”
La presenza viva di Gesù era il fondamento della sua esistenza, dalla preghiera alla fraternità, dalla contemplazione alla condivisione con i poveri.
Il 29 aprile 1984, seconda domenica di Pasqua, a Igea Marina di fronte al “ Centro Santa Maria del mare”, Sandra viene investita da un’auto; trasportata all’Ospedale Bellaria di Bologna, muore il 2 maggio.
Due giorni prima aveva scritto nel suo diario: “Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il «Donatore» può intervenire quando e come vuole. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora».