È una delle istituzioni culturali più attempate della provincia (si è già messa i 90 anni alle spalle), ma continua ad essere giovane e intraprendente. E pronta alle sfide che la contemporaneità lancia a getto continuo. La Fondazione “Igino Righetti” si è rinnovata e prosegue nel suo percorso con la capacità di muoversi tra presente e passato, con la volontà di riannodare i fili rimasti in sospeso, con la curiosità propria di chi non manda mai in soffitta il dialogo, “sventolando” una laicità che riafferma la centralità della persona ed è aperta al trascendente. Accanto ai corsi monografici, già sperimentati la stagione scorsa, la Fondazione metterà in campo quest’anno anche due forti momenti pubblici, all’interno di un programma che prenderà l’avvio a metà ottobre per terminare soltanto nel maggio 2014.
Fondata nel 1921 dall’intellettuale riminese Igino Righetti, presidente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (Fuci), con mons. Giovanni Battista Montini (il futuro Paolo VI) in qualità di assistente, la Libera Università Popolare vanta dunque una lontana e prestigiosa origine. “Riteniamo di avere ancora qualcosa da dire e da dare alla città”. Fabio Zavatta (nella foto) è il presidente della Fondazione “Igino Righetti”, nel cui alveo si muove l’Università. Accanto all’ex preside, guidano il rinnovamento della Fondazione il prof. Piergiorgio Grassi (direttore dell’Istituto di Scienze Religiose “I. Mancini” di Urbino e direttore di varie riviste di filosofia e di confronto culturale), Agostino Pasquini e il nuovo ingresso Tonino Vari.
Prof. Zavatta, il programma 2013/14 appare forse più popolare rispetto ad altre stagioni ma sempre molto impegnativo.
“Si snoderà in due periodi: dal 21 ottobre fino a Natale, poi si riprende da metà febbraio fino a maggio tra assemblee pubbliche e corsi”.
Salta agli occhi la novità dell’inaugurazione dell’anno accademico prevista a Palazzo Buonadrata.
“Il relatore, Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte Costituzionale, e il tema scelto: «Che fare della Costituzione?» crediamo possano suscitare l’interesse di tanti. Per questo abbiamo optato per il più capiente Palazzo Buonadrata. L’appuntamento è per lunedì 21 ottobre (ore 18). D’intesa con gli Ordine degli Avvocati stiamo lavorando perché la partecipazione all’incontro fornisca crediti per la formazione”.
L’offerta della Libera Università prevede in totale due assemblee pubbliche e quattro corsi, previsti sempre al lunedì. Partiamo da questi.
“Il primo prenderà il via lunedì 4 novembre e per tre settimane. Titolo: «La cura del corpo e la medicina in età adulta». Tre i relatori: il dott. Leonardo Cagnoli, già primario di Nefrologia; il cardiologo Tonino Pesaresi («Vecchie patologie tornate attuali»); e il primario di medicina interna Andrea Grossi («Uso e abuso dei farmaci»)”.
Dalla cura di sé all’economia.
“Toccherà al dott. Maurizio Mussoni (25 novembre, 2 e 9 dicembre) parlare de «L’economai e la crisi. Cosa c’entra l’etica?», con un esempio pratico: la Caritas in veritate”.
Si cambia orizzonte anche con l’ultimo corso.
“L’esperto Alessandro Giovanardi a proporrà un percorso di storia dell’arte in tre tappe (24 marzo, 1 e 8 aprile)”.
Il mese di marzo la vedrà come relatore.
“Da navigato prof di scienze mi son lasciato coinvolgere (3, 10 e 17 marzo). Il tema? «Terremoti e dissesto idrogeologico»”.
L’assemblea di febbraio mette invece a tema la politica.
“Fabio Bordignoni e Luigi Ceccarini,(Univ. di Urbino) affronteranno la «Crisi del sistema partitico e i nuovi movimenti», tema di stretta attualità. All’interno di una tradizione che l’Università Popolare intende mantenere, siamo aperti alle novità e alla riflessione su quanto accade attorno a noi”.
Tommaso Cevoli