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L’umanesimo cristiano del Tempio

È il simbolo identitario della città e della Chiesa Riminese, oggi anche Basilica Cattedrale. L’accertata eloquenza del Tempio Malatestiano può essere dunque indagata e mostrata attraverso differenti “punti di osservazione” che hanno nell’umanesimo cristiano e nel suo sguardo rivolto alla Divina Sapienza il loro filo conduttore. Come sottolinea il teologo Henri de Lubac, nell’umanesimo l’uomo “vede in Dio il sigillo e la garanzia della grandezza umana” e il cristianesimo, lungi dal disconoscere questa grandezza, elevando l’uomo “fino alla vita teologale […] la compie e la perfeziona” (Henri de Lubac, Pico della Mirandola. L’alba incompiuta del Rinascimento).
Questi punti di vista vengono riannodati in un ciclo di incontri e di visite guidate proposte all’interno del Duomo, i percorsi di riscoperta artistica, teologica e sapienziale riuniti sotto il titolo “L’umanesimo cristiano del Tempio Malatestiano”.
Promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, dall’ISSR “A. Marvelli”e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini (per info: ISSR “A. Marvelli”, tel. e fax 0541-751367; www.issrmarvelli.it; segreteria@isrmarvelli.it), le conferenze si svolgeranno nei mesi di novembre e dicembre, alle ore 17 di mercoledì, presso il Salone di Palazzo Buonadrata (corso d’Augusto 62, Rimini) con l’unica eccezione del primo incontro in programma – alla stessa ora – presso il Tempio Malatestiano.
L’intento di questo percorso conoscitivo all’interno del Tempio Malatestiano di Rimini, è quello di andare alla ricerca dei contenuti artistici, teologici e sapienziali dell’edificio più significativo di Rimini.
“Lodo quella verissima e provatissima sentenza di coloro e’ quali dicono l’uomo essere creato per piacere a Dio, per riconoscere un primo e vero principio alle cose […] per ancora ringraziare lodare Iddio insieme con tutta l’universa natura” scriveva ne I libri della famiglial’architetto Leon Battista Alberti.
“L’uomo è designato a essere l’ascoltatore della parola che è il mondo. Deve essere anche colui che risponde. Mediante lui tutte le cose devono tornare a Dio in forma di risposta” sembrava rilanciare il teologo Romano Guardini in Mondo e persona.
La scelta di questi differenti sguardi è ispirata da una chiara matrice generativa. In consonanza con il documento preparatorio del Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze 2015) nel quale si afferma, esplicitamente, che “l’umanesimo rinascimentale fu un crocevia delicato, in cui divenne evidente l’intima connessione tra la dipendenza dell’uomo da Dio e la sua capacità creativa, entrambe riflesso di quella somiglianza con Dio di cui parla la Genesi”, le tappe proposte a Rimini sono riconducibili alla specificità del pensiero umanistico di Leon Battista Alberti (che ha notevoli tratti in comune con la teologia dell’edificazione presente nelle lettere di San Paolo).
Temi quali la bellezza, la ricerca di una conoscenza sapienziale, il valore fondamentale del Tempio per la città, come pure l’importanza della virtus nel contrastare vicissitudo, costituiscono i riferimenti fondamentali su cui è stato impostato questo itinerario conoscitivo.
L’esordio del percorso è previsto mercoledì 12 novembre (ore 17), presso il Tempio Malatestiano. Ai saluti del Presidente della Fondazione Carim Massimo Pasquinelli e di Massimo Pulini, Assessore alla Cultura di Rimini, farà seguito uno sguardo ecclesiologico sul Duomo. “L’Umanesimo cristiano del Tempio Malatestiano: Architettura, teologia, liturgia” è il titolo dell’intervento di mons. Crispino Valenziano, studioso di Arte sacra e docente presso l’Ateneo sant’Anselmo di Roma.
Lo sguardo storico-artistico è la seconda tappa
(mercoledì 19 novembre), nella quale lo storico dell’arte e studioso del Tempio Malatestiano, il riminese prof. Pier Giorgio Pasini, parlerà di “Un Tempio rinnovato per un Cristianesimo rinnovato”.
Lo sguardo biblico-sapienziale è quello offerto mercoledì 26 novembre. “Logos di Dio e conoscenza umana: la via sapienziale nella Cappella delle Arti liberali” è il tema dibattuto da don Carlo Rusconi, biblista e docente presso l’Issr “A. Marvelli” di Rimini.
Il quarto appuntamento ha il volto dello sguardo filosofico-teologico con il prof. Giovanni Grandi (Ricercatore in Filosofia morale, docente all’Università di Padova) che mercoledì 3 dicembre interviene su “L’umanesimo cristiano tra virtus e grazia: il Tempio «cammino orientato»”.
La quinta e ultima tappa del percorso sul Tempio (10 dicembre) è relativa allo sguardo etico-politico: “Educare alla bellezza e alla cittadinanza attraverso il Tempio” con la prof.ssa Maria Antonietta Crippa (Storica dell’Architettura, docente al Politecnico di Milano e Direttore scientifico ISAL). Le riflessioni conclusive sono affidate al Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi.
Due le visite guidate previste durante l’itinerario. La prima (sabato 22 novembre, ore 10) con la Lettura architettonica e simbolica, a cura dell’Arch. Johnny Farabegoli (Issr “A. Marvelli”). La seconda (sabato 29 novembre, alla stessa ora), con il prof. Alessandro Giovanardi (Ufficio Cultura Fondazione Carim) per una “Lettura iconografica” di questa meraviglia del Rinascimento.

Paolo Guiducci