Il trasloco del Blogfest è riuscito bene. La manifestazione che raccoglie e premia il meglio del web da quest’anno si è trasferita a Rimini. Tra conferenze, tweet awards, food awards e gli storici “Macchianera Italian Awards” ovvero i premi per i migliori siti e blog, il mondo del web coincide sempre di più con quello reale di cui diventa amplificazione e specchio. Tanto che l’attenzione che il settore enogastronomico ha conquistato in televisione si è ritagliata uno spazio importante anche qui con un premio dedicato, data la mole crescente di blog e portali dedicati alle ricette e alle recensioni dei ristoranti.
L’aumento dell’approccio informatico ha favorito anche un inaspettato vincitore del premio per il Miglior personaggio 2013, ovvero Papa Francesco, che ha battuto nientemeno che Fiorello. Detta così la cosa può sembrare un pizzico blasfema, ma sul web pesi e importanze si muovono secondo altre direttive (visibilità, siti internet, frequenze di aggiornamento e “appeal” nel senso televisivo del termine), e sicuramente il cardinale Bergoglio è stato premiato proprio per l’uso disinvolto e assiduo del suo profilo Twitter.
Il falso che conquista
Ma non solo i personaggi reali hanno successo in rete, persino i fake ottengono voti e vincono premi! Per account fake si intende un profilo – tipicamente twitter e facebook – di un personaggio famoso gestito però non da lui, ma da altri, spesso a sua insaputa. Se di base questa è un’operazione illegale – volta ad ottenere visibilità – alcune volte diventa un gioco divertente. Come nel caso di @Casaleggio, il finto account del Guru del movimento 5 stelle, che però è smaccatamente falso, e in cui l’autore si diverte a scrivere perle di saggezze pseudo-Casaleggesi.
L’informazione formato web
La cronaca insegna che sempre di più rete fa rima con informazione, e il web diventa il principale mezzo di comunicazione per chi intende aggiornarsi su ciò che accade nel mondo e approfondire le proprie conoscenze. Il Blogfest del 2013 è stato anche un interessante momento per fare il punto della situazione. Tra i numerosi incontri, molto interessante quello su Informazione e sentimenti nell’era di Facebook, a cui hanno partecipato il sindaco, Andrea Gnassi; il presidente della Provincia, Stefano Vitali; il Direttore del Corriere Romagna, Pietro Caricato; il Presidente della Cooperativa Editoriale Giornali Associati, Luca Pavarotti; Pietro Caruso, la scrittrice Lia Celi insieme a Mario Calabresi e Massimo Gramellini rispettivamente direttore e vice-direttore del quotidiano ,La Stampa.
,Abbiamo chiesto a Silvia Sanchini, direttore generale della Fondazione San Giuseppe per l’aiuto materno e infantile di Rimini, e giornalista sociale, qual è il ruolo del web e dei social per l’informazione sociale.
,“Chi si occupa di informazione ,- ci spiega la Sanchini – ,può facilmente incappare in alcuni rischi: quello dell’autoreferenzialità e di un linguaggio per soli addetti ai lavori. Ma ancora di più il rischio di banalizzare il bene, di ridurlo a buone azioni prive di rilevanza culturale o politica o, infine, di scrivere in modo un po’ barboso, triste o retorico”,.
Tutti rischi che aumentano proprio con l’aumentare delle possibilità tecnologiche che amplificano la trasmissione delle notizie. ,“Lo stesso Mario Calabresi ,- prosegue – ,non ha dubbi: una delle principali patologie del giornalismo italiano è il cinismo. Giornalisti stanchi di tutto, disincantati, che dimenticano che il ruolo del giornalismo è anche quello di offrire un punto di vista, dare un ordine di senso e di valore, un orizzonte. Soprattutto oggi che, grazie ai nuovi strumenti di informazione, siamo invasi da notizie senza sosta e, spesso, non abbiamo il tempo neppure per assimilarle. Per Calabresi è come un eterno happy hour in cui si spilucca cibo in continuazione senza avere mai il tempo di digerirlo”,.
,“Insomma ,- continua la giornalista –, luci ed ombre: grande possibilità, un ritorno alla scrittura, ma anche tante trappole, come ha detto Massimo Gramellini che ha sottolineato quanto oggi sia necessario distinguere l’emozione da, appunto, il sentimento. La prima viene dalla pancia, è immediata, spesso solo momentanea…i sentimenti invece hanno a che fare con il tempo, la stabilità e soprattutto con la profondità e l’intensità del cuore”,.
Che dire?, il mondo del web è così lontano da quello reale? No, alla fine è solo una tecnologia che avvicina e aumenta le comunicazioni, ma al di là degli schermi ci sono le solite persone, e i soliti paesi. D’altronde, proprio nei luoghi del blogfest, il cuore del web, è mancato il wi-fi! Già. Se non è Italia reale questa…
Stefano Rossini