Arriva l’estate, spiagge e strade si popolano e i truffatori iniziano a fregarsi le mani. Ogni stagione sono migliaia le persone raggirate. Anziani e donne le vittime preferite. Con questo numero iniziamo una serie di “puntate” per mettere tutti in guardia spiegando come avvengano e che cosa si debba fare in caso di un tentativo di raggiro.
La macchia galeotta. Questa è una truffa che viene messa in atto all’interno di bar, ristoranti o più in generale in luoghi affollati. Prima di agire il truffatore osserva molto bene la sua vittima, di solito si posiziona vicino a un bancomat e attende il “pollo da spennare”. Quando capisce che è il momento buono per agire inizia a mettere in scena la sua pantomima. Prima di tutto urta la vittima provocando la caduta di gelato o di una bibita sui suoi indumenti, poi, con la scusa di ripulirli, con estrema destrezza sfila il portafoglio. Cosa fare. Se qualcuno vi rovescia qualcosa addosso non sfilatevi o fatevi sfilare la giacca, soprattutto se all’interno è contenuto il portafoglio; quando utilizzate il bancomat evitate di prelevare se vi sentite osservati; se dopo aver prelevato soldi, vi sembra di essere seguiti, rifugiatevi in un luogo sicuro.
Lo specchietto rotto. Altra truffa molto praticata nel periodo estivo è quella del finto specchietto rotto. Che in questi giorni ha già fatto le sue prime vittime. Il modus operandi è molto semplice. Il truffatore si apposta in un parcheggio, attende in auto finché non “vede” la sua vittima e a quel punto entra in azione. Attende che la persona, spesso e volentieri una donna o un anziano, faccia manovra e dopo pochi metri si mette ad urlare tenendo in mano uno specchietto rovinato. L’uomo, in un primo momento, aggredisce a parole la vittima per poi, con l’andar dei minuti, abbassare il tono della voce e aggentilire i suoi modi. Finché non dice che lo specchietto nuovo costerebbe una certa cifra ma che per non far scattare l’assicurazione è disposto a farsi dare un tot di soldi, ma in contanti. Cosa fare. Se vi dovesse capitare una situazione del genere, non fatevi abbindolare: chiamate subito i vigili urbani o altre forze dell’ordine e, soprattutto, non date soldi per nessuna ragione.
Francesco Barone