La Sacra Scrittura ha molte modalità di presentare Dio. Una delle più ricorrenti è quella di svelarne lo sdegno verso il peccato e l’inevitabile giudizio. Tale immagine di Dio, assume, nelle scritture profetiche, la forma letteraria dell’accusa. Tale immagine viene spesso messa in secondo piano (quando non viene addirittura censurata) perché la si ritiene poco comunicativa dal punto di vista catechistico.
Eppure una spiritualità cristiana adulta non può fare a meno di confrontarsi con i testi profetici e di scoprire come proprio attraverso lo svelamento e la consapevolezza della colpa rifulge l’insondabile misericordia di Dio, che fa della verità e della libertà il luogo dell suo desiderio di perdono.
A questa modalità letteraria (in ebraico rîb, litigio) appartengono alcuni tra i passi più emozionanti e densi di immagini della Scrittura: l’ipocrisia di un culto macchiato dall’ingiustizia (Isaia), l’amore di Dio per Israele tradito dalla prostituzione del popolo verso altri dèi (Osea), la stolta ricerca di acque da cisterne screpolate (Geremia), cuori di pietra (Ezechiele), ed infine l’incapacità di comprendere l’insegnamento di Gesù in parabole (Matteo).
Questi passi possono essere oggetto di una riflessione che aiuta il cristiano, adulto nella fede, a scoprire un Dio appassionato, un Dio ferito, che non perdona per superiorità o per sufficienza, ma per amore. La possibilità è offerta dal Seminario Vescovile che organizza un percorso in otto tappe dal titolo “Mangerete i frutti della terra. L’amore di Dio tra accusa e perdono nei testi profetici”, proposti da don Guido Benzi in collaborazione con l’equipe del Seminario di Rimini (Info: tel. 0541 752301 – 334 6975268, mail@seminario.rn.it). Il primo appuntamento è in programma sabato 28 febbraio ed è incentrato su Isaia. Osea è il testo del secondo incontro (sabato 28 marzo), poi Geremia(sabato 18 aprile). La riflessione sarà incentrata su Ezechielesabato 30 e domenica 31 maggio, mentre da venerdì 3 a domenica 5 luglio la riflessione verterà sul capitolo 13 di Matteo.
Si tratta di una lettura commentata dei passi biblici, di tempo di silenzio e iniziazione alla preghiera contemplativa, di discernimento personale e comunitario.
L’appuntamento è dalle ore 9 alle 12.45, mentre gli incontri residenziali di maggio e luglio saranno organizzati presso una struttura adatta. “Mangerete i frutti della terra è una proposta rivolta ad adulti (dai 30 in su) – spiega il rettore del Seminario, don Andrea Turchini – che desiderano compiere un cammino di preghiera e di crescita nella fede, operatori pastorali, animatori biblici”.(t.c.)