Presenti, ben radicati, propositivi. Questi gli aggettivi più adatti da attribuire ai circoli ANSPI della Provincia di Rimini, realtà molto positive, in grado di essere una valido supporto alle attività delle parrocchie alle quali fanno riferimento, ma anche dei luoghi autonomi di proposte educative capaci di fare la differenza in una società che offre pochi punti di riferimento ai giovani e alle famiglie. Riccione può vantarsi di ospitare il circolo ANSPI più grande di tutto il territorio riminese: il circolo Alba con i suoi 656 tesserati (dei quali 388 ragazzi).
“Abbiamo deciso di legarci all’ANSPI per tutta una serie di vantaggi che l’affiliazione a questa Associazione poteva fornire ad una parrocchia che già metteva in atto molte attività. – commenta Massimo Lepri, 49 anni, responsabile dell’oratorio in questione – Bisogna sottolineare che l’affiliazione garantisce una copertura assicurativa per tutti i soci e quindi, nel nostro caso, per tutti coloro che partecipano alle iniziative”.
Quali attività proponete?
“Con l’unione tra le parrocchie “Gesù Redentore” e “Mater Admirabilis” il nostro territorio di riferimento si è ulteriormente esteso e, di conseguenza, abbiamo cercato di allargare anche il campo d’azione delle iniziative ricreative che proponiamo. Disponiamo di un bar, che permette a persone non giovanissime di aggregarsi, e organizziamo gite e campeggi. Dal 2009, inoltre, abbiamo rilevato un servizio per l’infanzia, denominato
Navigando in rete è possibile notare che siete molto presenti anche sul web.
“Sì, per noi i riferimenti internet sono importanti e, in parte, testimoniano e sono un valido strumento per la divulgazione delle nostre attività. Stiamo parlando del sito della parrocchia (www.parrocchiagesuredentore.it) dove è presente una sezione dedicata all’ANSPI e alle attività prevalenti e le pagine Facebook (Albatroccolo servizio per l’infanzia<+testo_band> e <+cors>Comunità pastorale Riccione mare) che sempre di più si stanno rivelando un ottimo canale di informazione. Per certi versi, se usate bene, oserei definirli discreti supporti alle attività di educazione ed evangelizzazione”.
Per gli adulti cosa avete pensato?
organizziamo visite a Loreto, mentre d’inverno ci incontriamo mensilmente grazie ad un pranzo comunitario. Inoltre, con la nascita della nuova zona pastorale, il circolo svolge attività anche all’interno di una struttura che prima era un cinema (rimasto chiuso negli ultimi anni) ed ora è stata ristrutturata e chiamata “Sala per la comunità”. Il nome dice tutto. Qui è possibile guardare le partite di calcio su grande schermo, ma non mancheranno incontri culturali e rappresentazioni teatrali”.
Che rapporto esiste tra il circolo e la parrocchia?
“Sono due realtà strettamente interconnesse: la comunità, per tutte le sue iniziative, fa riferimento al circolo ANSPI. Questo accade anche per la formazione degli educatori”.
Alla luce di tutto ciò cosa significa educare?
“All’interno della parrocchia e del circolo può significare fornire ai bambini un primo approccio alla spiritualità. Per quanto riguarda i più grandi, invece, potrebbe voler dire anche aiutarli a rapportarsi nella maniera giusta con il territorio nel quale vivono”.
Quali problematiche soffrite nelle vostre zone?
“Viviamo in una città dalle due velocità: d’estate le nostre attività subiscono, come minimo, un brusco rallentamento per poi riprendere regolarmente in inverno. Nonostante questa situazione riusciamo a collaborare con le Sentinelle del mattino di Pasqua e con l’Associazione Nuovi Orizzonti, per svolgere l’iniziativa dell’evangelizzazione di strada. Inoltre esistono rapporti di collaborazione anche col Punto Giovane”.
Quali sono i vostri progetti futuri?
“Al momento, purtroppo, non possiamo pensare di mettere in piedi iniziative nuove per carenza di risorse e tempo. Ci piacerebbe proporre attività specificatamente rivolte alla terza età, ma non abbiamo ancora trovato le figure adatte per realizzare questo progetto”.
Matteo Petrucci