Grosso, morbido, simpatico e combattente. Ecco Po, il travolgente panda animato della Dreamworks, protagonista del film d’animazione “Kung Fu Panda” diretto da Mark Osborne e John Stevenson, ambedue alla prima volta per la regia di un lungometraggio d’animazione, ma con ampie esperienze nel settore. Il riferimento è chiaro ed evidente: è infatti l’ampia filmografia dedicata alle arti marziali imperante da decenni in Oriente a costituire la traccia principale di ispirazione per lo spassoso film che, come spesso accade nei cartoons, sfrutta un geniale paradosso. Ovvero l’ultimo animale che ti aspetteresti di veder combattere a colpi di kung fu è un flaccido panda, pieno di sogni come tutti gli adolescenti, più votato ad apprendere le antiche arti guerriere che la segreta ricetta degli spaghetti del padre cuoco. Po non ci sta a preparare pietanze per tutta la vita e immaginatevi il suo stupore quando il saggio ed anziano Oogway lo indica come futuro Guerriero Dragone, l’unico che può battere il letale Tai Lung. Ma come può con la sua stazza trasformarsi nel più potente guerriero di tutti i tempi, come può vincere la ritrosia del maestro Shifu e le gelosie dei cinque guerrieri più forti della scuola, ovvero Tigre, Scimmia, Gru, Mantide e Vipera?
“Kung Fu Panda”, sostenuto da colori brillanti, da un’animazione sorprendente e da una caratterizzazione dei personaggi di alto livello, con una “fisicità” quasi palpabile, a livelli così “corposi” che ti viene voglia di affondare le dita nel pelo tenerone di Po, è uno spasso, tiene benissimo il ritmo nei suoi 92 minuti di svolgimento, è ben equilibrato tra momenti umoristici (il duello al … raviolo a vapore, i goffi tentativi di Po di vedere i guerrieri in azione e tanto altro), spazi avventurosi (la battaglia mozzafiato sul ponte sospeso), momenti spiccioli di filosofia orientale (anche la colonna sonora, firmata da Hans Zimmer e John Powell, contribuisce a fare tanto “grande Oriente”) e grandi verità, prima fra tutte quella di saper trovare la strada giusta senza bisogno di andare a cerca chissà dove… Insomma, anche un ciccione può diventare un eroe, basta solo scoprire le proprie qualità ed essere convinti delle proprie scelte, anche se tutti lo reputano impossibile.
Cast stellare per le voci della versione originale con Jack Black (Po), Angelina Jolie (Tigre), Dustin Hoffman (Shifu) e due star orientali notissime come Jackie Chan (Scimmia) e Lucy Liu (Vipera), Per l’Italia la voce celebre usata in sala di doppiaggio è quella di Fabio Volo per il panda.
Paolo Pagliarani