D’ora in avanti l’Uso e soprattutto le famiglie che abitano a ridosso dei suoi argini, non correranno più rischi. I lavori di messa in sicurezza del fiume e di riqualificazione ambientale dell’area circostante, presentati in Comune a San Mauro Pascoli, inizieranno a breve e interesseranno oltre al territorio sammaurese, anche i comuni di Bellaria Igea Marina e Rimini.
Lungo 53 chilometri per 150 kmq di bacino, l’Uso da decenni presenta diversi problemi. Con questo progetto, come spiegato dal sindaco di Bellaria Enzo Ceccarelli, “le famiglie che abitano nelle vicinanze del corso d’acqua si sentiranno più protette”. L’Uso in realtà, ha aggiunto Ceccarelli, “gode già di un percorso protetto molto frequentato”. La grande novità, sottolineata dal primo cittadino di San Mauro, Gianfranco Miro Gori, è che “dopo tanti anni è stato possibile mettere insieme tutti, Comuni e Regione. C’è chi affermava che il fiume è la vita che va a morire nel mare. Noi siamo convinti che il fiume è una parte viva del territorio”. Le spiegazioni dettagliate le ha fornite l’ingegnere Mauro Vannoni del Servizio Tecnico di Bacino della Regione Emilia Romagna: “L’Uso ha esondato nel 1991-’92, nel ‘94, ‘96 e 2002 provocando danni ad abitazioni, attività produttive e aree coltivate”. Per ovviare a queste problematiche il Servizio Tecnico di Bacino ha predisposto “una serie di interventi di sistemazione per mettere in sicurezza tutto il territorio del tratto a valle dell’autostrada A14 che interessa San Mauro, Bellaria e Rimini e avviare un processo di rinaturalizzazione del fiume realizzando percorsi pedonali e ciclabili”. L’intervento che sta per iniziare prevede la realizzazione di una cassa di espansione che raccoglierà l’acqua in caso di piena, l’innalzamento degli argini del fiume e alcune scorciatoie per fare defluire più velocemente l’acqua. Tre gli interventi già fatti, come ricorda l’ingegnere Vannoni: il diaframma in cemento armato sulla sponda sinistra a protezione dell’abitato dei Bellaria Igea Marina e la prosecuzione della sistemazione del depuratore fino all’inmissione del Rio Salto, con attraversamento del Canale Emiliano Romagnolo. Previsti anche interventi fino all’autostrada e “la messa in sicurezza per le piene con la realizzazione di casse di espansione, aree di laminazione e scolmatori di piena”.
L’importo di finanziamento già erogato dalla Protezione Civile regionale è di 8.673.699 euro, dei quali 3 milioni e 200mila euro per espropriare i terreni di 80 proprietari con accordo bonario per un totale di una superfice di 350mila mq. Detratti gli oneri per la sicurezza e per gli scavi archeologici preventivi, l’importo dei lavori a base d’asta nell’Uso è di 4.163.398 euro. Per affidarli è stata fatta una gara di appalto e gli stessi saranno eseguiti dalla Cooperativa Braccianti Riminese, Globo Costruzioni ed Eco Demolizioni. L’inizio dei lavori avverrà nelle prossime settimane. Intanto è già iniziata la pulizia degli argini. La conclusione dell’intero intervento è prevista per la fine del 2013.
Ermanno Pasolini