Oggi, domenica 19 settembre, durante la Messa delle 17,30 in Cattedrale, il vescovo Francesco accoglierà due candidati al presbiterato (Francesco Fronzoni e Eugenio Facondini) e quattro al diaconato permanente. I candidati al diaconato sono quattro uomini sposi e padri di famiglia. Roberto Antonini di San Mauro Pascoli, Davide Carroli di Misano Adriatico, Raul Maria Papini di Riccione e Giorgio Pieri di Montescudo. Questi quattro “fratelli” fanno parte dell’ormai grande comunità del Diaconato della nostra Chiesa di Rimini; insieme ad altri quattro compongono il gruppo degli “aspiranti”. Altri tre uomini sono già nel gruppo dei “candidati” e due di loro saranno ordinati diaconi domenica 3 ottobre.
Nella nostra Diocesi vivono il loro ministero 31 diaconi permanenti: il primo è stato Bruno Suzzi nel1981, gli ultimi sono stati ordinati nel 2009.
Ai quattro nuovi candidati abbiamo chiesto di presentarsi brevemente e di raccontarci come è nata la loro vocazione.
Roberto Antonini: “Io e Gabriella siamo sposati dal 1983. Nostro figlio Francesco ha 17 anni; abbiamo anche una figlia affidataria – Pamela – che è stata con noi fino alla decisione di andare a vivere da sola. Io sono accolito e Gabriella ministro straordinario dell’eucaristia; insieme animiamo una zona pastorale della parrocchia di San Mauro. Qualche anno fa il parroco don Sanzio ci ha proposto il cammino diaconale. Io ho fatto molte resistenze soprattutto a causa del lavoro (sono agricoltore) che mi assorbe molte energie e tempo. Ma il Signore mi ha messo nel cuore una domanda che non mi ha lasciato più in pace :“Io voglio te, con la tua famiglia, i tuoi limiti e le tue miserie”. Allora ho scommesso su Dio, sul suo amore e sulla certezza che nulla è impossibile a Dio”.
Davide Carroli: “Io e mia moglie Lucia siamo i genitori di una famiglia della Papa Giovanni XXIII, attualmente composta da 11 persone ; da tre anni abbiamo avuto il dono di accogliere anche un bimbo gravemente disabile. Come servizio pastorale sono accolito dal 1996. Per la Papa Giovanni XXIII sono animatore del servizio Rom e Sinti della zona di Rimini e del servizio liturgia generale della associazione. In parrocchia da accolito porto l’eucarestia a una famiglia che ha due figlie gravemente disabili e ad alcune persone ricoverate alla residenza sanitaria “Sole” che svolge la sua attività all’interno della parrocchia.
La vocazione al diaconato è nata già dal 1983 quando, vivendo la scelta dell’obiezione di coscienza al servizio militare e conseguente servizio civile, il Signore mi ha chiamato a vivere nella casa famiglia, dove era responsabile Pino Pasolini che si stava preparando all’ordinazione diaconale. È stata un’illuminazione; ho intravisto una grande profezia in questo ministero ecclesiale, mi è stato poi possibile approfondire meglio quando mi sono sposato e dopo qualche anno ne ho parlato con Don Oreste. Penso al diaconato come alla possibilità di essere ponte tra la chiesa e tutti i disperati che sono costretti a vivere delle briciole che cadono dalla tavola dei ricchi” .
Papini Raul Maria : “Sono sposato da 39 anni con Liviana, abbiamo due figlie e tre nipoti. Sono accolito e lettore e nella parrocchia di San Lorenzo sono responsabile del Gruppo liturgico, referente della zona pastorale “Betania” e responsabile del Gruppo di Preghiera di Padre Pio. La vocazione al diaconato l’ho verificata con la guida spirituale di don Probo e del mio parroco don Tarcisio. È stato ed è un profondo cammino di conversione sostenuto dall’Eucaristia e dal sacramento della Riconciliazione. Un cammino in cui chiedo continuamente al Signore di poter diventare uno strumento nelle sue mani, dome mi vuole e come mi vuole. Ora il mio più grande desiderio è quello di seguire Gesù con carità, umiltà, dolcezza; amarlo e servirlo nei più disagiati, nei poveri e negli ammalati. Io e mia moglie preghiamo continuamente perché il nostro “sì” sia pieno totale e senza riserve”.
Giorgio Pieri: “Siamo Giorgio e Loretta. Insieme ai nostri figli naturali e a quelli generati nell’amore, formiamo una famiglia aperta all’accoglienza. Attualmente siamo in sette membri.
Giorgio, è membro della Comunità Papa Giovanni XXIII, dove opera nel “Servizio Carcere”. In particolare è responsabile della “Casa madre del Perdono”, struttura specifica per l’accoglienza di detenuti non tossicodipendenti. Loretta è impegnata presso il centro diurno per disabili della comunità di Montetauro di cui segue la spiritualità fin da piccola. Già prima che ci conoscessimo, entrambi abbiamo sentito il desiderio del cammino del diaconato permanente come via di santificazione “familiare” e di servizio, in particolare nei confronti dei poveri.
Con il matrimonio questo desiderio ha trovato il terreno su cui germogliare: così sostenuti e stimolati dalla “Comunità Papa Giovanni XXIII e dalla “Piccola Famiglia dell’Assunta”, abbiamo intrapreso il cammino di preparazione al diaconato. Ringraziamo, pertanto, non solo le nostre comunità, ma anche i nostri padri spirituali, don Elio Piccari e don Lanfranco Bellavista, l’intera comunità diaconale e don Tonino Brigliadori che sono stati molto accoglienti. Affidiamo il nostro cammino a don Oreste, che siamo certi continuerà a seguirci ora che è in cielo ancor più di prima, e a Maria Madre di tutti noi”.