INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO
DI JAMES MANGOLD PER TUTTI (DAI 7 ANNI) – AL CINEMA
Cappello, frusta e… fanfara di John Williams. Uno dei personaggi più iconici del grande schermo, secondo solo a 007 ma per minor numero di film (non certo per popolarità) riappare in sala e sin dalle prime ipotesi di un ritorno targato Steven Spielberg (poi la regia è andata a James Mangold che svolge diligentemente il compito nello spirito della saga) le battute sull’età avanzata di Harrison Ford e del suo personaggio si sprecavano, come se gli eroi non debbano invecchiare mai. Invece ben vengano attriti e acciacchi e pure la pensione per il professor Jones ma non per il suo alter-ego avventuriero che ha ancora lo spirito di un ragazzino nel cercare il quadrante di Archimede, favolosa invenzione del matematico siceliota che permette fantastici viaggi nel tempo. A cercarlo sono Indy, la sua figlioccia (e figlia dell’amico interpretato da Toby Jones) Helena (Phoebe Waller-Bridge, una partner coi fiocchi…) dall’animo un po’ malandrino e un folle professore che ha a che fare con i nemici acerrimi di Indiana Jones (lo interpreta Mads Mikkelsen).
Sapore vintage giustamente un po’ polveroso (ma non è un fattore negativo, anzi…) come si conviene, inseguimenti di vario genere, battute ironiche, il giocare con la storia fino a diventarne protagonisti (il sogno di ogni archeologo), ringiovanimenti digitali (nel prologo) e riapparir di personaggi resi celebri dal ciclo che faranno anche commuovere un po’.
Finita? Non è detto, occhio all’ultima inquadratura.