Calano gli incidenti (-2-2%), diminuiscono i feriti (-2.8%), ma aumentano i morti (+15.8%). A dirlo è il Report annuale stilato dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione e riferito alle strade della provincia riminese.
Partiamo proprio dall’ultimo dato: i decessi sono passati rispettivamente dai 19 del 2016 ai 22 dello scorso anno. Da segnalare che nel 2010, anno di riferimento per l’Unione Europea per calcolare l’obiettivo di diminuzione del 50% della mortalità, erano stati 23. Aumentano le vittime di ciclomotori (passate da due a tre), i ciclisti (da due a sei) e i pedoni (da tre a cinque).
Per quanto riguarda i feriti, invece, nel 2017 sono stati 2.159 contro i 2.221 del 2016. Otto anni fa erano stati 3.092. Dando un’occhiata alla natura delle persone rimaste coinvolte in un sinistro, si registra un aumento degli automobilisti (+0.4%) e degli autisti di autocarro e motrice (+6.8%). Nel medio periodo (2010/2017), la tendenza è quella di un calo generale tranne che per i feriti ciclisti e pedoni, in aumento rispettivamente del 7.5% e del 2.3%. Per quanto riguarda le fasce di età, si riscontra una diminuzione generalizzata in tutte le fasce rispetto al 2016, tranne che per i deceduti ultraquarantenni: le vittime tra i 40-64 anni, infatti, sono passate da quattro nel 2016 a sei nel 2017, ma soprattutto ad aumentare sono gli ultra 65enni passati da 7 a dieci (nel 2010 erano stati cinque).
Riguardo alla natura dell’incidente spicca lo scontro frontale-laterale (987 sinistri), seguito dai tamponamenti (295) e dagli investimenti (168). Le strade sulle quali si sono verificati più incidenti sono quelle urbane (1.397). Solo 299 i sinistri su quelle extra urbane mentre in autostrada, nel tratto “provinciale” sono stati 24.