DOCUMENTARI. Firmata dal regista Diego Zicchetti, l’opera sarà distribuita a marzo
La Via degli Dei, che collega Bologna a Firenze ed è uno dei più importanti cammini in Italia (e in Europa), è a buon punto. Grazie a Iniziative Editoriali srl – Gruppo Icaro che lo produce, La Via degli Dei diventa anche un documentario, dal titolo La strada che incanta. Storia della scoperta della Via degli Dei. L’ultimo ciack è arrivato pochi giorni fa, dopo un lungo lavoro di preproduzione e più di trenta giornate di riprese fra le città e le province di Bologna e Firenze, 130 km da percorrere lungo l’Appennino attraverso sei giorni di cammino. A marzo si concluderà la fase di postproduzione, poi il documentario (sostenuto dalla Film Commission Emilia Romagna) sarà pronto per il suo debutto nelle sale cinematografiche ACEC Emilia-Romagna e Toscana e per partecipare ad alcuni festival.
Il documentario prodotto dal riminese Gruppo Icaro, è firmato da Diego Zicchetti e Serena Saporito, rispettivamente anche regista e aiuto regista.
Originario di San Mauro Pascoli, ma riminese d’adozione, classe 1979, Zicchetti lavora per il Gruppo Icaro dal 2007. Formatosi all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna a metà degli anni 2000, attualmente è responsabile della realizzazione di produzioni audiovisive, documentaristiche e reportage, oltre che montatore video, regista e autore.
Tra le più produzioni più recenti, The Peacerunner. Keep Clean and Run for Peace (di cui è autore e regista), vincitore di ben 5 premi: Best documentary Film 2021, Cannes Indies Cinema Awards 2021, Vegas shorts 2021, California Indies 2021, Multidimension Festival. E La Pace non è il suo nome. La storia del centro diritti umani dell’università di Padova (2022). In carriera, Zicchetti ha firmato anche Conquiste. Qualcosa sulla musica qui da noi, documentario alla scoperta della musica indipendente in Romagna ma non solo, e Giovanni Pascoli. 1912-2012 l’ultima passeggiata, un viaggio a ritroso nel tempo attraverso gli eventi più significativi della storia del grande poeta italiano.
E ora si è incamminato sulla Via degli Dei.
“In 75 minuti, il documentario ripercorre le vicende di un gruppo di amici capitanati dal bolognese Domenico Manaresi, prematuramente scomparso, che negli anni ’90 andava in giro per osterie e ripuliva sentieri con il gruppo «Dû pâs e ‘na gran magnè», e degli scomparsi Cesare Agostini e Franco Santi, archeologi per passione di Castel dell’Alpi, che hanno dedicato la vita alla ricerca delle tracce dell’antica Flaminia Militare, riportando alla luce antichi basolati romani in alcune parti del tracciato.
Da una parte il documentario segue il filo storico di queste vicende, dall’altra nel corso del film percorriamo la via com’è oggi, assieme a un ragazzo e una ragazza che si incontrano sotto i portici di San Luca e poi proseguono insieme il cammino fino a Firenze. Questi due piani di racconto si incrociano dall’inizio alla fine, con il compito, nel primo caso, di ricostruire il filo della memoria; nel secondo di disegnare una sorta di poetica emozionale del cammino”.
Cosa racconta?
“L’originalità del lavoro è raccontare la nascita della Via degli Dei, oggi tra i cammini più frequentati dai giovani di tutto il mondo, e riflettere sul tema dell’impegno individuale a favore del bene comune”.