Il tempo di applicazione per ora è limitato fino al 31 marzo. Per non incorrere nei veti della Corte costituzionale sin qui incontrati da altre ordinanze messe in campo in passato anche dalla giunta Ravaioli, come da altri sindaci in tutt’Italia per contrastare il fenomeno, il provvedimento deve infatti essere limitato nel tempo e nello spazio. Tre mesi vengono giudicati anche un tempo utile alla verifica dell’efficacia del nuovo strumento.
I luoghi dove il divieto è applicato sono il lungomare – viale Regina Elena, viale Regina Margherita, viale Principe di Piemonte, via Cavalieri di Vittorio Veneto, via Losanna, via Guglielmo Marconi – e tutta la Strada Statale 16 tra il confine con Bellaria e Riccione. E poi ancora zona stazione, in piazzale Cesare Battisti, via Dardanelli, piazzale Carso, viale Principe Amedeo,e in via Varisco. La prostituzione a danno di minori è vietata ovunque. “Un provvedimento” sottolinea ancora una volta l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad , – “reso necessario per le lacune della legislazione nazionale in merito al problema e per restituire al vivere civile alcune zone della città degradate da questo fenomeno inaccettabile.” che, ha rilevato l’ultimo comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha fatto registrare un sensibile aumento.
Restano i dubbi: espressi, per esempio, da un esperto in materia come l’avvocato Massimiliano Orrù del foro riminese. Quelli di legittimità costituzionale, perchè c’è una diatriba aperta sulla legittimità del potere dei sindaci in materia di sicurezza. E dubbi di efficacia: verrà applicato l’articolo 650 del codice penale, che prevede, per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” pene pecuniarie (circa 200 euro) e detentive inferiori a quelle previste dall’inosservanza del foglio di via: uno strumento che si è continuato a usare sin qui, con esiti scarsissimi. “Anche perchè, il processo per questo reato si prescrive in cinque anni: un tempo troppo breve per i tribunali italiani” sottolinea l’avvocato Orrù.
Infine un chiarimento: la nuova ordinanza si applica alle prostitute non ai clienti. Per loro resta l’applicazione dell’articolo 32 del regolamento di polizia urbana del comune di Rimini, con la multa da mille euro.
L’ordinanza diverrà esecutiva al termine del periodo di pubblicazione di 15 giorni sull’Albo pretorio