Se in provincia di Rimini per ogni 100 persone che lavorano 45 sono donne, troppo poche nei confronti delle altre realtà regionali, bisogna però aggiungere che questa partecipazione non esaurisce il contributo femminile all’economia locale. Manca la parte imprenditoriale, cioè le imprese a guida femminile. Imprese condotte da donne che a fine 2023 sono 7.634, 600 in meno di un decennio fa, e rappresentano un po’ più di un quinto di tutte le imprese attive provinciali. Dato grosso modo allineato con la media regionale e nazionale e piuttosto stabile nel tempo. Settore principe per l’impresa femminile, anche se in calo nell’ultimo decennio, è senz’altro quello del commercio, ingrosso e dettaglio, soprattutto quest’ultimo: 2.212 imprese, rappresentando, questa volta, più di un quarto dell’intero comparto. Ma il settore dove le imprese femminili sono relativamente maggiori è quello del turismo, cioè alberghi e ristorazione: qui, con 1.334 imprese attive, anche queste leggermente in discesa, raggiungono il 28 per cento del totale. Altri settori dove sono presenti imprese a conduzione femminile, sempre con segnali di declino, come le precedenti, sono l’agricoltura e la manifattura. Al contrario, le imprese a guida femminile, crescono nei servizi alla persona, da 650 del 2010 a 839 del 2023, e nelle attività di noleggio. Stabili, invece, nel settore immobiliare. Vista la refrattarietà delle donne a seguire percorsi di studio scientifico-tecnologici, merita una citazione le 294 imprese femminili attive, a fine 2023, nel settore attività professionali, scientifiche e tecniche, quando erano 216 nel 2019.