A Rimini i blocchi di cemento per far rallentare i mezzi, soprattutto quelli pesanti, negli accessi al centro rimarranno ancora: la misura, come noto, è stata adottata nell’ambito della prevenzione antiterroristica e questo, sia ben chiaro, è tema serio.
A margine, il fatto che il passaggio di un mezzo pesante in pieno centro storico sia considerato un fatto tutt’altro che inconsueto è un’implicita conferma che nella zona a traffico limitato del centro di Rimini il traffico forse non è proprio così limitato. La questione è la solita. Molto è stato fatto (telecamere etc) ma il ritardo delle Amministrazioni si sente ancora: c’è un progetto di un transit point per smistare le merci prima che arrivino in centro che quanto a longevità è secondo solo al TRC. O i famosi parcheggi scambiatori che al momento scambiano poco. Ma non nascondiamo neanche la nostalgia di molti riminesi per i bei tempi in cui si scendeva dall’Atam in piazza Tre Martiri, dove ci si parcheggiava anche l’auto di notte per andare a prendere le brioches. Son queste le discriminanti tra metropoli e provincia. Per poter andare tranquillamente a piedi in pieno centro bisogna andare a Bologna il fine settimana, dove si può camminare tra le Torri e il Nettuno in mezzo alla carreggiata senza doversi guardare le spalle. E dove, in quei giorni, si riesce a capire la differenza tra un vero centro pedonale e una ZTL, che da noi è una zona a traffico limitato ma a volte anche un po’ libero.
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini