Il Vescovo di Rimini “guida” il contingente dei ragazzi della Diocesi. “Cosa li spinge?”
Il primo contingente di ragazzi riminesi alla Giornata Mondiale dei Giovani di Lisbona è arrivato capitale lusitana. Questo gruppo è accompagnato da don Cristian Squadrani, don Alessandro Zavattini, don Marco Evangelisti e don Stefano Battarra, e dal Vescovo di Rimini mons. Nicolò Anselmi. È “gemellato” con la diocesi di Beja fino al 1° agosto, poi si recherà a Lisbona, dove il 5 e 6 agosto vivrà la Veglia e la s. Messa presieduta da Papa Francesco. Il gruppo rimarrà in Portogallo fino al 7 agosto.
Altri 50 giovani (accompagnati da don Concetto Reveruzzi) partiranno in pullman da Rimini il 31 luglio e saranno impegnati fino all’8 agosto con tappa a Barcellona (sia all’andata sia al ritorno).
Un terzo gruppo composto da giovani di Santarcangelo e San Vito partirà in aereo, ma prima di raggiungere Lisbona (4-6 agosto) sarà impegnato in una parte del Cammino di Santiago di Campostela. A fianco dei ragazzi ci sono don Ugo Moncada e don Davide Arcangeli.
Ai circa 150 ragazzi che partecipano alla Gmg con il gruppo organizzato dalla Diocesi (dai 18 ai 35 anni), vanno aggiunti molti altri giovani riminesi che vivranno il pellegrinaggio e l’incontro con gli altri giovani dal mondo e con il Papa in pellegrinaggi organizzati di associazioni laicali e movimenti (da Comunione e liberazione agli scout, dal cammino neocatecumenale all’Apg23)
“Che cosa spinge un giovane del 2023 a fare 2400 km da Rimini, tanti di più dalle Americhe, dall’Africa, dall’Asia e dall’Oceania?
A dormire in palestre, tra i campi, in case di famiglie straniere, a percorrere km e km sotto il sole cocente di questa estate?
A seguire catechesi e celebrazioni, a mettersi in fila per il cibo e per utilizzare i bagni, ad adattarsi in tanti frangenti, ad incontrare tanti volti stranieri, a lasciare confort e sicurezze?
Solo il bisogno di vivere un’avventura, per evadere, per stare con tanta gente, per fare gruppo, per incontrare un Papa anziano? – dice don Concetto Reveruzzi, parroco della Colonnella di Rimini, zona Pastorale Flaminia – Ripensando anche alle altre Giornate Mondiali della Gioventù, c’è un bisogno infinito soprattutto nei giovani (lo stesso che pervade tutte le persone, dagli educatori ai genitori ai pastori), di gioia immensa e profonda; di speranza bella e sempre giovane; di comunità, di chiesa universale e ‘colorata’.
C’è bisogno di Amore pieno, profondo, duraturo che abbraccia e riempie di Misericordia! C’è bisogno di un Amore che tocca il cuore fino a commuoverti perché ti fa sentire amato così come sei, con le tue paure, i tuoi dubbi, le tue ferite. C’è bisogno di Forza che ti porta a fare scelte coraggiose e a resistere nelle difficoltà della vita senza mai mollare!
C’è bisogno di Fuoco: da prendere e portare alle nostre famiglie, comunità, scuole, parrocchie alla nostra Diocesi di Rimini! C’è bisogno di Maria, di una Mamma e di una sorella, che mi porti a Gesù! C’è bisogno di Gesù: Lui è Gioia, Speranza che mai delude. È Amore che abbraccia e salva, è Pace, è Comunità, è Fuoco!”.
Il pellegrinaggio dei riminesi è iniziato il 29 luglio, giorno della festa che dal 2021 Papa Francesco ha voluto intitolare a santa Marta, Maria e Lazzaro, sottolineando l’importante testimonianza evangelica offerta dai tre fratelli.
“Marta, Maria e Lazzaro sono tre fratelli che incontriamo nel Vangelo mentre accolgono Gesù. – fa notare il Vescovo Nicolò – È il terzo anno di questa festa della fraternità, di questi fratelli che accolgono Gesù. Spesso Cristo visitava e si fermava in questa famiglia, ed era da loro accolto. Chiediamo e preghiamo perché questa accoglienza sia praticata anche nelle parrocchie della nostra Diocesi, dove peraltro vive la lunga tradizione della comunità Papa Giovanni di famiglie aperte e numerose. La Festa di Marta, Maria e Lazzaro ribadisce con chiarezza che la carità nasce dalla preghiera”.