Il turismo invernale cambia volto? Certo che no, gli albergatori delle località sciistiche e delle grandi capitali europee non hanno – di certo – avversari temibili, anche se cominciano a muoversi tendenze nuove tra i vacanzieri invernali del Belpaese. A confermarlo sono i numeri raggiunti dalle principali località della Riviera Romagnola nel corso delle vacanze natalizie a cavallo tra il 2015 e il 2016, ma soprattutto del Capodanno. Rimini e Riccione, in testa.
Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione Albergatori di Rimini ha parlato di un successo, segnalando il “sold out” di camere nelle 500 strutture aperte, almeno per la notte del 31. Anche le strutture ospitate nel portale www.info-alberghi.com, uno tra i maggiori con i suoi 1000 hotel registrati, si sono detti più che soddisfatti dei risultati delle presenze.
“Rispetto allo scorso anno – puntualizza la Rinaldis – si è allungata la presenza media di chi ha deciso di soggiornale con pensione completa: 3,5-4 giorni in media. Mentre per la formula dormire+prima colazione il dato si attesta intorno ai 2,5 giorni medi”. Alta la soddisfazione anche perché non ci sono state svendite dell’ultim’ora, con le camere che hanno tenuto sul prezzo sino all’ultimo.
Nuovi clienti o affezionati della Riviera?
“Abbiamo assistito ad un alto livello di fidelizzazione. Le prime camere sono andate via, alcuni mesi fa e sono state prenotate da persone che avevano passato qui anche il capodanno dello scorso anno, oppure negli anni passati. Un 20, 30% di fedeli che hanno prenotato ancora prima di sapere che cosa ci sarebbe stato in città, in termini di spettacoli e di eventi”.
Pare che in molti abbiano già prenotato anche per l’estate perché hanno trovato una bella città, accogliente e con molto da offrire oltre al mare e alla spiaggia…Sta forse nascendo un “Modello Rimini” versione invernale?
(Ascolta l’intervista integrale)
Angela De Rubeis