Un segnale del rinnovamento sammarinese viene dal manifesto della stagione di prosa. Lo spunto è fornito dal famosissimo Der Wanderer über dem Nebelmeer (1818), quadro del pittore Caspar David Friedrich – vera e propria icona del romanticismo – mixato con l’immagine del Teatro Titano. Non c’è che dire, l’effetto è di grande impatto e l’idea del Viandante si addice all’esperienza teatrale, vista da chi la vive attivamente come pure da spettatore.
Nella stagione di prosa 2014-2015, che sta per iniziare, saranno coinvolti entrambi gli spazi sammarinesi – il Titano e il Nuovo a Dogana – per un totale di quattordici appuntamenti che si snodano fra novembre e aprile, articolati in tre filoni diversi.
Ancora una volta il segmento più sostanzioso, Identità teatrali, con cinque spettacoli, sarà ospitato a Dogana, al Teatro Nuovo. Comincia martedì 4 novembre Paolo Rossi, protagonista di Arlecchino: una rivisitazione in chiave contemporanea della maschera più rappresentativa della commedia dell’arte, che ha raggiunto (grazie a Strehler e alle trasformazioni operate dal regista sul canovaccio goldoniano Il servitore di due padroni) vertici ormai mitici. Secondo titolo in programma, venerdì 28, La leggenda del grande inquisitore (un capitolo del capolavoro di Dostoevskij I fratelli Karamazov) adattato per il teatro da Pietro Babina, che firma pure la regia dello spettacolo, con Umberto Orsini e Leonardo Capuano.
Si arriva così all’anno nuovo: giovedì 8 gennaio Antonio Albanese, in Personaggi, ripercorre la galleria di tipi umani che da sempre ha costellato la sua attività teatrale. La regia è di Giampiero Solari e i testi sono – oltre che dello stesso Albanese – di Michele Serra. Il 16 tocca a Casanova, una novità del quarantenne drammaturgo napoletano Ruggero Cappuccio, per la regia di Nadia Baldi, che avrà come protagonista -– nei panni del seduttore ormai vecchio e prossimo a incontrare la morte – Roberto Herlitzka. Domenica 1 marzo Gabriele Lavia si cimenta con il testo forse più famoso di Pirandello: Sei personaggi in cerca di autore, che vedrà impegnato il popolare attore in veste di regista a capo di una compagnia tutta di giovani.
Il secondo segmento della programmazione sammarinese, al Teatro Titano, porta come titolo Microphonie. Si parte con una serata particolare, venerdì 14 novembre. L’inizio è alle 20.30 quando verrà proiettata sulla facciata del Teatro Titano una videomapping (ossia una proiezione d’immagini su una superficie reale) realizzata da Raffaele Cafarelli e Angela Gennaretti, docente e assistente del laboratorio di “Tecnica e storia video e multimedia”, che si tiene al secondo anno del corso di laurea triennale in Design Industriale dell’Università di San Marino. Lo spettacolo in programmazione sarà invece Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste, ideato e diretto da Luciano Melchionna. Il 4 dicembre Eugenio Finardi presenta Parole & Musica, dove il cantautore – insieme a Paolo Gambino e Giovanni Maggiore – intreccia brani del suo repertorio a episodi conversativi. Mercoledì 10 Laura Lattuada interpreterà L’inferno non esiste?, due monologhi scritti da Susanna Tamaro che hanno per protagoniste donne molto diverse fra loro, ma entrambe al centro di episodi di violenza domestica. Mercoledì 17, Mario Perotta (premio Ubu 2013 come miglior attore protagonista) propone Un bés. Antonio Ligabue, ispirato al dramma umano dell’emarginazione subita dal grande pittore. Marta Cuscunà, il 24 febbraio, in La semplicità ingannata (satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne) parte dall’attività letteraria di Arcangela Tarabotti, una monaca del seicento, per riflettere in modo divertente sulla libertà che si respirava nel convento delle clarisse di Udine. L’ultimo appuntamento, il 15 aprile, è di carattere musicale, Concerto in duo e avrà per protagonisti il cantautore Gianmaria Testa e il trombettista Paolo Fresu.
Giulia Vannoni