Rimini Calcio – Nero. Dovunque si guardi. Sul campo o dietro la scrivania. Un tunnel del quale non sembra più vedersi l’uscita. Pensare che per un momento, laggiù in fondo, una timidissima luce sembrava intuirsi. Invece, niente. Il Rimini è ricaduto nell’oblio più totale. A Lucca è arrivata la decima sconfitta esterna (nessuno ha fatto peggio dei biancorossi) in una partita che era vietatissimo perdere. Invece ancora una volta Signorini e compagni hanno visto vanificare tutto negli ultimi minuti. Un 2-0 pesantissimo che fa scivolare i romagnoli a -4 (devono ancora arrivare i due punti di penalizzazione e quindi è meglio che si cominci a vedere la classifica con questo piccolo fardello) dalla zona salvezza. Un gap che non sarebbe impossibile da colmare, ma occorre assolutamente che il trend lontano dal “Romeo Neri” cambi immediatamente. A partire da domenica prossima quando il Rimini di Leonardo Acori (nella foto) tornerà in terra di Toscana per affrontare il Prato in quello che è un vero e proprio scontro diretto visto che i gialloblù hanno al momento un solo punto di distacco (virtuale, non reale perché sarebbero tre). In casa fino a questo momento i toscani hanno un ruolino pessimo: solo 14 i punti messi insieme. Peggio hanno fatto solo Pontedera (12) e Lupa Roma (8). Insomma, non una montagna invalicabile.
Società, siamo alla frutta. Dal campo alla scrivania le cose non è che migliorino molto, anzi. Pochi giorni fa, a sorpresa, grazie alla mediazione del Comune, Fabrizio De Meis e i legali della Luukap si sono dati l’ennesimo appuntamento. Peccato che dopo un paio d’ore di colloquio si sia usciti da Palazzo Garampi con un nulla di fatto. Ora, dopo tutto quello che è successo, se le parti dovessero trovare un accordo sarebbe davvero una barzelletta.
Francesco Barone