Al Neri non si passa, recita una strofa del noto inno calcistico del Rimini, ma in questa stagione sembra destino che i tifosi debbano lasciare il loro stadio non troppo soddisfatti. Infatti, su 8 incontri casalinghi, in ben 4 occasioni la posta piena è stata appannaggio degli ospiti (Empoli, Sassuolo, Triestina e Vicenza), mentre solo in 3 si è riusciti a ottenere la vittoria (Modena, Brescia e Mantova). In compagnia del fanalino di coda Ascoli e della Salernitana, si tratta di un poco piacevole primato per la categoria.
Nell’ultima gelida esibizione tra le mura amiche, un Vicenza ben messo in campo da Gregucci ha saputo ottenere il massimo con il minimo sforzo, sapendo unire qualità a quantità. I veneti sono riusciti a confondere le (poche) idee dei biancorossi di casa, facendoli girare a vuoto spesso e volentieri e confermando di essere una delle formazioni più equilibrate e difficili da affrontare.
Certo che se il piedino di Vantaggiato, ad inizio ripresa, fosse stato un po’ più caldo, a tu per tu con Fortin, il Rimini sarebbe riuscito a ristabilire quella parità interrotta dall’ottimo tuffo di testa di Bjelanovic, dopo appena 15 minuti dall’inizio. Ed invero, il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio, in virtù delle rare occasioni capitate ad entrambe le formazioni e di un gioco complessivamente piuttosto sommario, figlio anche di un terreno infido, dovuto alla patina di ghiaccio venutasi a creare.
A questo punto la prognosi rimane riservata per Ricchiuti e compagni che, dopo 3 risultati utili, erano chiamati a fare il salto di qualità, abbandonando il pantano delle retrovie. I riminesi appaiono come un paziente facile alle ricadute, che al primo spiffero (errore) si ritrova nuovamente a letto, con qualche linea di febbre e… un po’ di punti in meno in classifica.
Peraltro, si sta a grandi passi arrivando a quel terribile periodo che va sotto il nome di mercato invernale dei giocatori, un mese destabilizzante per le squadre coinvolte in acquisti e vendite, dove le irresistibili sirene della serie A la fanno da padrone. Le stesse sirene (di provenienza atalantina) che sembra stiano attirando a sé il pezzo pregiato riminese, Daniele Vantaggiato, che raggiungerebbe così l’ex Sergio Floccari. Per il momento l’unico ex alle viste è Sandro Porchia, che con il suo Grosseto aspetta sabato (ore 16) il Rimini al “Carlo Zecchini”. I toscani, in questa stagione affidati alle sapienti cure di Gustinetti, stanno facendo un campionato d’alta classifica e il secondo posto lo dimostra. Da tenere d’occhio il bomber Sansovini, in testa alla classifica marcatori, seppur in coabitazione, con 9 realizzazioni.
Roberto Baietti