Rimpianti. Tanti rimpianti. E non potrebbe essere diversamente vista la gara che il Rimini ha giocato contro la Reggiana capolista. Due gol di vantaggio sfumati sui titoli di coda di una partita che i biancorossi meritavano di vincere. Per la mole di gioco espressa. Per la determinazione messa in campo. Per il momento che stavano passando. Un 2-2 che non è andato giù neppure a Marco Gaburro finito, in settimana, sulla graticola, ma bravo a non farsi bruciare. “Dello spirito sono contento: ai ragazzi avevo chiesto di dare tutto e hanno dato tutto.
È stata una partita molto volitiva, molto vogliosa.
Non mi è piaciuto l’arbitraggio. Il rigore per loro era in netto fuorigioco, però poi lo abbiamo parato, e per fortuna lo abbiamo parato perché se no parlavamo di qualche altra cosa. Il rigore per noi dalle immagini non è chiarissimo, però il fallo di mano è netto, lì bisogna valutare la dinamica nel senso il rimbalzo a terra, la distanza, tutte queste cose, e io non c’entro perché non abbiamo il Var purtroppo.
Il loro rosso per me è rosso diretto, ho visto che si sono lamentati però per me quello è rosso diretto, è una gomitata netta. Quindi, se andiamo a vedere gli episodi non è che l’arbitraggio ci abbia aiutato oggi, diciamo che ci ha penalizzato parecchio”.
Tornando alla partita, il punto fa salire il Rimini a quota 44, ma ora si fa pericolosa la Recanatese che è a soli due punti dall’ultimo posto valido per i playoff. Recanatese che, però, domenica salirà proprio a Reggio Emilia mentre i biancorossi andranno a far visita, sabato pomeriggio, all’Imolese dell’ex Mauro Antonioli. I rossoblù, attualmente, occupano la penultima posizione, a +4 dalla retrocessione diretta dove si trova l’Aquila Montevarchi. A braccetto con lei c’è il San Donato Tavarnelle mentre Alessandria (32) e Vis Pesaro (33) occupano le altre due posizioni play-out. La prima squadra salva è la Torres con i suoi 35 punti. In casa, l’Imolese, ha collezionato appena 15 punti.