E’ proprio il caso di dirlo: ora il Rimini è davvero sui… Carboni ardenti! Sestultimo, ad un punto dai play-out, le speranze di permanenza in serie B si assottigliano sempre più, anche se non mancano le qualità tecniche e l’esperienza per togliersi d’impaccio. Ma soprattutto, in quest’ultimo scorcio di campionato, conta tantissimo la forza morale, ancor più di quella fisica, quel saper soffrire che ti porta a non mollare mai. A Vicenza questa forza ha subito vacillato pericolosamente. I riminesi si sono fatti sorprendere ingenuamente, dopo appena due minuti, su calcio d’angolo (!), prima di farsi affossare, altrettanto ingenuamente e definitivamente, al 69’, ancora su calcio d’angolo (!). Questione di testa, di concentrazione, si dice in questi casi.
Certo che Guido Carboni pensava ad un esordio diverso sulla sua nuova panchina, di tutt’altro spessore, ma attualmente le risorse di Basha e compagni appaiono ridotte al lumicino. Una sola vera occasione da rete (con Cipriani) in 90’ e passa, unita ad una costante fragilità difensiva, delineano un po’ la cornice del quadro a tinte biancorosse. Carboni si è affidato ad un tradizionale 4-4-2, portando in mediana, sulla fascia sinistra, il desaparecido Matteini, che non ha demeritato, se non fosse per la frettolosa espulsione (diretta!) subita, per proteste, dal fin troppo fiscale arbitro Velotto (di Grosseto!). Tale direttore di gara, in una gara sostanzialmente corretta, è emerso per la puntualità con cui ha ammonito ben quattro riminesi, utilizzando un metro piuttosto casalingo.
Per il Rimini, ora, è vitale ritrovare, o recuperare, il miglior Ricchiuti, vero leader in campo, capace di motivare e trascinare i compagni con la sua grinta e le sue giocate. Purtroppo, nel chico delle ultime apparizioni traspare un po’ di scoramento, che rischia di pesare parecchio sulle precarie prospettive delle sorti biancorosse.
Sabato (ore 16) arriva al “Neri” il Grosseto dell’ex Porchia, guidato dal richiamato Elio Gustinetti (dopo l’interregno di Ezio Rossi), che ha riportato i toscani nei quartieri alti della classifica, in lotta per l’ultimo posto disponibile per i play-off. Squadra strana (miglior attacco e peggior difesa) quella maremmana, reduce dalla trasferta vincente di Cittadella: le sue fortune le ha costruite quasi esclusivamente in casa, anche se il miglior Rimini della stagione sbancò per 3-1 (doppietta di Vantaggiato e gol di Docente) lo “Zecchini”, lo scorso 13 dicembre.
Inutile sottolineare il fatto che, a 4 giornate dalla conclusione, per il Rimini si tratti di una sorta di finale, per cercare di mantenere a debita distanza le tre formazioni che lo seguono da vicino in classifica (Modena, Ancona e Salernitana), tutte impegnate in casa.
Roberto Baietti