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Il registro delle barzellette

Sono passati ormai quindici anni da quando nel 2010, con apposito decreto del Presidente della Repubblica, fu istituito in Italia il Registro delle Opposizioni. Col senno di poi, una colossale barzelletta dei tempi moderni che non fa proprio ridere. Il Registro è ancora attivo, pure per i cellulari, e iscrivervi è vostro diritto. Ma sappiate che potranno continuare a chiamarvi le aziende con le quali si ha un contratto attivo o quelle a cui si è fornita l’autorizzazione dopo l’iscrizione al registro. E in un momento in cui ne frequentiamo parecchie vista la necessità di scegliere nel mercato libero, i contatti per forza si moltiplicano.

Già la scocciatura di dover rispondere e bloccare ogni volta è un’assurdità, visto che non tutti possono permettersi di ignorare le chiamate che vengono da numeri non in rubrica. Ma c’è soprattutto il fatto che i call center sono spesso abusivi: molti chiamano dall’estero, eludendo così le normative nazionali. Molti giocano coi nomi facendo credere di essere aziende che non sono. Molti se ne fregano tout court perché tanto per contrastare il fenomeno ci vorrebbe l’esercito. Si può compilare un modulo per denunciare, ma nel frattempo l’abusivo probabilmente è scomparso e rinato con diverso numero.

E poi bisogna evitare di dire “si” al telefono, perché potrebbe essere registrato e usato illecitamente. Io di parola ne uso un’altra, polisillaba ma meno rischiosa. E tanto adesso sono tutti messaggi preregistrati, mica si offendono.