Lunedì 4 febbraio il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, è stato ricevuto in udienza dal Santo Padre Benedetto XVI, assieme ai confratelli vescovi mons. Antonio Lanfranchi, Arcivescovo di Modena-Nonantola; mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio; mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia; mons. Tommaso Ghirelli, Vescovo di Imola; mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma; mons. Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina; mons. Massimo Camisasca, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla.
La mattinata della delegazione dei Vescovi dell’Emilia Romagna si era aperta con l’incontro con la Congregazione per l’Educazione Cattolica, ed è proseguita con l’incontro diretto con Benedetto XVI alle ore 11. L’udienza è iniziata alle ore 11.30 e si è protratta fino alle 12.40.
Presentati dal Vescovo di Modena mons. Lanfranchi, tutti i Vescovi hanno salutato personalmente il Papa, presentando al Santo Padre una breve e sintetica panoramica della propria diocesi. Benedetto XVI ha interloquito con ciascuno di essi, con chiarimenti e osservazioni, sempre con incoraggiamenti paterni.
Il Papa – che una volta di più ha testimoniato ai pastori dell’Emilia Romagna la determinazione, la passione e la fede certa con la quale svolge il suo servizio alla Chiesa – si è dimostrato molto interessato anche alla situazione socio-culturale delle varie realtà, e al dopo terremoto, ed ha invitato i Vescovi, e per mezzo loro tutti i fedeli, alla fiducia e alla speranza. La Chiesa infatti è nelle mani del Signore risorto; Lui è il motivo della speranza dell’umanità. Le difficoltà esistono e accompagneranno sempre la Chiesa e i suoi fedeli, ma la Chiesa poggia sulla roccia di Cristo Signore e sulla fede di Pietro.
A conclusione dell’incontro, Benedetto XVI ha indicato tre punti di riferimento: la centralità dell’eucaristia, la Parola di Dio e il risveglio della fede (richiamando l’anno fede e la nuova evangelizzazione) e tesoro del Concilio Vaticano II.
Il Papa è rimasto ben impressionato dalla fotografia della Diocesi “scattata” dal Vescovo Lambiasi, in particolare dal clima di comunione, dalla vivacità del laicato, e dalla vitalità della diocesi, e ha incoraggiato a proseguire in questo positivo cammino.
Mons. Francesco Lambiasi, nella sintetica presentazione della Diocesi, ha presentato Rimini secondo tre grandi direttrici: la comunione, la formazione permanente e la formazione dei formatori.
1. Il cammino nel segno della comunione, “perché la Chiesa possa essere segno di unità per la società intera, unità nella fede e nella carità fraterna, nel presbiterio, tra le parrocchie e nelle parrocchie, con i laici, in particolare con quelli delle aggregazioni laicali”.
2. La formazione permanente dei presbiteri, “intesa come processo di conversione continua”.
3. La formazione dei formatori. Il Vescovo Lambiasi ha citato il Seminario Diocesano “don Oreste Benzi”, l’ISSR Marvelli e i vari percorsi formativi come la scuola di teologia pastorale. Ha ricordato inoltre l’originale e positivo servizio nel campo della comunicazione (la tv diocesana IcaroTv, il sito newsrimini, BottegaVideo, il settimanale cattolico riminese il Ponte), servizio accolto con soddisfazione dal Papa.
In sintesi, il Vescovo ha parlato della formazione alla ministerialità, della formazione culturale nel solco del Progetto Culturale, e della formazione alla comunicazione della fede, senza dimenticare la missione nella linea della nuova evangelizzazione, e il “sogno” lanciato già nella Pentecoste 2012 in piazza Cavour a Rimini dei Cenacoli del Vangelo.
Mons. Lambiasi “è grato al Signore per il proficuo incontro avuto con Benedetto XVI, per l’attenzione e paterna attenzione con il quale il Santo Padre ha accolto la relazione sulla Chiesa riminese, e sull’incoraggiamento che Benedetto XVI ha riservato a tutta la Diocesi”.