Fosco Rocchetta, scrittore riccionese autore di numerosi volumi dedicati alla storia del territorio, presenta il suo ultimo libro dal titolo Ausonio Franzoni (1859-1934) insigne studioso e presidente della Pro Riccione (La Piazza Editore), un’opera che custodisce e tramanda le memorie e la storia di una figura che ebbe un ruolo importante nella conquista dell’autonomia della città. L’appuntamento è per venerdì 3 marzo 2023, alle ore 17 presso il Centro della Pesa della biblioteca comunale di Riccione (per informazioni: 0541.600504). L’autore, dopo aver constatato che Franzoni era un personaggio poco conosciuto, effettua indagini bio-bibliografiche e archivistiche per delinearne la figura e il percorso professionale e di vita, fino a scoprire che Franzoni era stato un grande intellettuale, scrittore di numerosi libri e saggi di contenuto giuridico, amministrativo ed economico, conservati in biblioteche italiane e straniere e che la cui memoria meritava di essere recuperata e restituita alla città all’interno di un nuovo progetto editoriale.
Ausonio Franzoni (1859-1934) fu avvocato, economista, diplomatico, giornalista e scrittore che, nei primi anni del ‘900, si trasferì dall’Argentina a Riccione, costruendovi un villino e che, per la sua indubbia preparazione giuridico–amministrativa, fu nominato Presidente della Pro Riccione, organismo costituito con l’obiettivo di realizzare l’autonomia da Rimini. Vari scritti di Franzoni rinvenuti in periodici dell’epoca attestano la sua partecipazione attiva e competente nella conquista dell’autonomia comunale di Riccione, festeggiata nel suo centenario proprio pochi mesi fa. Alcuni di questi scritti, piuttosto critici nei confronti del municipio riminese, sottolineano che solo con l’autonomia la città avrebbe potuto risolvere alcuni annosi problemi tra cui, in primis, l’approvvigionamento idrico, la cura e la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica e l’ordine pubblico.
In Argentina, Franzoni aveva trascorso una decina d’anni, ricoprendo importanti cariche in enti economici, culturali e sportivi. Fu ufficiale d’artiglieria nella Grande Guerra, avvocato, docente universitario, diplomatico a Costantinopoli e Odessa, scrittore. In qualità di Commissario dell’Emigrazione, nel 1902, fu incaricato dal Presidente del Consiglio Zanardelli di compiere un’inchiesta sul fenomeno dell’emigrazione dalla Lucania e sul conseguente spopolamento del territorio rurale.