Tutti a teatro, l’età non conta, basta la passione. Tornano al Mulino di Amleto della Grotta Rossa di Rimini gli appuntamenti per famiglie del “Mulino dei piccoli”, sesta edizione della rassegna teatrale per ragazzi curata dall’associazione culturale Banyan Teatro. Il primo “Su il sipario” è andato in scena domenica scorsa con Tratti Ri-Tratti, spettacolo che vede la partecipazione dell’eclettica artista riminese Marianna Balducci insieme agli attori del Mulino di Amleto. Si prosegue domenica 16 marzo con A viva voce. I suoni delle fiabe, una narrazione tra suono e parole delle più belle storie tratte dalla letteratura popolare per l’infanzia, con Gianluca Reggiani e le musiche di Tiziano Paganelli. Doppio appuntamento quello in programma domenica 23 marzo alle 16,30 e alle 21 con Il prof. Inkapaciovich e la pietra filosofale, spettacolo di magia della Compagnia dei Lillipuziani, che vede in scena Matteo Giorgetti ed Emanuele Tumulo.
La combriccola dei Lillipuziani torna domenica 30 marzo con Zuppa di favole in collaborazione con Banyan Teatro. Il sipario si chiude (ma non mestamente) il 6 aprile con Le avventure di Don Chisciotte, che vedrà eccezionalmente riuniti sul palco quattordici attori di Banyan Teatro, un’occasione per i piccoli spettatori. L’ingresso costa 5 euro ed è bene prenotare (0541/742056, info@banyanteatro.com).
Quest’anno Il Mulino dei piccoli porta in scena anche una novità: ogni spettacolo sarà preceduto dalle letture dei lettori volontari del progetto “Nati per leggere” in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga di Rimini.
Il Mulino dei Piccoli è un esempio di teatro per famiglie “a km zero”. Beppe Chirico, curatore artistico della rassegna, perché definisce così questa esperienza?
“In scena i bambini troveranno gli allievi dei laboratori teatrali di Banyan Teatro invece che compagnie teatrali internazionali. Sentiranno, guarderanno e vivranno il teatri insieme agli artisti del territorio e al termine di ogni spettacolo faranno merenda insieme con i prodotti offerti dalla Cooperativa Poco di Buono.
Noi crediamo nel teatro fisico, puntiamo sull’attore e non sulle scenografie o sugli effetti speciali”.
Non c’è il rischio di pagare in qualità?
“Riusciamo ad offrire spettacoli interessanti per i ragazzi senza spendere troppi soldi. La particolare struttura del teatro ci consente di accogliere i bambini in uno spazio piccolo ma accogliente, dove sono seduti per terra su cuscini o al massimo sul primo gradino per cui sono quasi in scena e riusciamo a coinvolgerli, offrendo loro uno scambio di energia potente”.
Riflettori puntati, quindi, sugli attori, più che sulle scenografie, e su linguaggi espressivi diversi che fanno di quella teatrale un’esperienza di grande partecipazione.
“Nelle Avventure di don Chisciotte, la scenografia e quasi assente, ma l’armatura di latta e lo scudo sono a portata di manina per cui i bambini possono toccare gli oggetti scenici con mano”.
Che sia il fascino del teatro fisico o l’atmosfera piacevole di questi appuntamenti, sta di fatto che le edizioni precedenti hanno registrato sempre il tutto esaurito. La sensibilità delle famiglie per il teatro non sembra però trovare tante occasioni di qualità a Rimini.
<+testo_band>più lunghe, con maggiore investimento di denaro ed energie. Questo però significherebbe entrare in un circuito economico che rifuggiamo: siamo un’associazione culturale, vogliamo fare cultura non business”.
Romina Balducci