I fuggiaschi più famosi del mondo sentono nostalgia di casa, o meglio è il leone Alex a voler ritornare nello zoo di New York da cui sono evasi esattamente 7 anni fa (il primo titolo è del 2005) alla ricerca di libertà. Strano che un animale voglia ritornare “in gabbia” ma parlando di Madagascar l’assurdo è di casa e nel terzo episodio il quartetto intraprende un viaggio che li porterà in tappe europee (Montecarlo, Roma, Londra) in compagnia di uno scalcagnato circo, il loro “biglietto” di ritorno per la Grande Mela.
Il numero 3 della serie Dreamworks riporta sullo schermo il leone Alex, la zebra Marty, l’ippopotamo Gloria e la giraffa Melman, ormai beniamini del pubblico, al punto che in questo film le loro caratteristiche psicologiche si sono assottigliate (Melman non è neanche più ipocondriaco) per dare spazio alla pirotecnia delle azioni, in alcuni punti fin troppo calcata, e a nuove “bestie”, gli animali del circo Saragozza con un reciproco scambio di favori e di aiuti. Irrompe sulla scena un personaggio umano, la perfida Dubois, carta d’identità francese e abilità incommensurabile nell’acchiappare animali, desiderosa di una testa di leone che manca alla sua collezione di trofei.
Tra inseguimenti a rotta di collo e una performance circense tutta luci ed effetti stile “Cirque du Soleil”, Madagascar 3. Ricercati in Europa è spettacolo gradevole ma non fantasmagorico, con gli uomini Dreamworks che preferiscono stilizzare e semplificare il tratto grafico, puntando molto sul colore e sulla sicurezza della notorietà dei personaggi principali. I bimbi si divertiranno, gli adulti perlomeno non si annoieranno. Un po’ fastidiosa la colonna sonora spesso invadente e fracassona (non se ne può più di Mi piaci se ti muovi)…
Cinecittà di Paolo Pagliarani