Un colorato tendone da circo si trasforma in una grande cucina a vista. Dodici grandi chef dell’Emilia Romagna (nella foto Giorgio Salvatori) sfidano altrettanti colleghi internazionali in una “sfida” dal sapore d’autore. A due passi dal mare. Il sogno diventa realtà grazie “Al Meni”, le mani (dal titolo di una poesia di Tonino Guerra), la suggestiva rassegna-omaggio allo spirito onirico di Federico Fellini con il Circo 8 e 1/2 diventa una cloche dalla quale escono grandi piatti e grandi prodotti tra show cooking e degustazioni stellate a prezzi popolari. La via Emilia diventa dunque un enorme “scivolo” per far scendere fino al mare le maggiori eccellenze di un territorio, l’Emilia-Romagna che unico in Italia vanta un paniere di 41 prodotti Dop e Igp e unisce dieci città ricche di eccellenze gastronomiche. “Rimini abbraccia l’Emilia-Romagna, la Regione abbraccia Rimini, insieme abbracciamo il mondo: – si affida ad un sillogismo l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – solo qui si poteva inventare un’esperienza del genere”.
Esperienza è una delle parole chiave di “Al meni”, la manifestazione organizzata da Regione, Comune di Rimini e da Massimo Bottura appena nominato secondo chef al mondo, che porta in tavola una seconda edizione da leccarsi i baffi. La kermesse più foodie dell’anno torna a Rimini dal 19 al 21 giugno davanti al Grand Hotel, e mette le mani in pasta, e alla sua maniera, condire il tutto con un circo di emozioni, degustazioni e street food. “Se Al Meni è stato l’evento novità e il successo dell’estate 2014, quest’anno si è irrobustita. – assicura il sindaco Andrea Gnassi – Prodotti, ricette, mani testa: questi gli ingredienti dell’edizione 2015. L’enogastromia è il nostro petrolio”.
Che gli chef stellati faranno a gara per “trasformare”. Tatiana Levha e Bartrand Grebaut (Septime Paris, fra i 50 migliori ristoranti del mondo), ad esempio, la coppia di riferimento nella gastronomia contemporanea parigina. Da Mosca ci sarà Vladimir Muhin (White Rabbit, Moscow) che con il suo lavoro che affonda nella memoria della cucina russa, sta rivoluzionando la cucina contemporanea. Arrivano da Londra Junya Yamasaki (Koya, London) con la sua cucina di origine giapponese, e Leandro Carreira. E ancora, lo svizzero Sven Wassmer e il parigino Simone Tondo che con il suo bistrot di soli 24 posti è il migliore di Francia secondo Le Fooding 2013. In un incontro di mani i migliori chef dell’Emilia Romagna selezionati da CheftoChef emiliaromagnacuochi. I riminesi fanno la loro parte: Silver Succi (Quinto Piano) e Riccardo Agostini (Il Piastrino) mettere in scena il lavoro delle mani e del cuore.
Slow Food (che alza il sipario sul ritorno della condotta Rimini-San Marino) è la voce narrante di “Al Meni” attraverso i laboratori “Dire Fare Gustare”, “a partire da un padrone di casa come Piero Meldini che racconta la storia del pane di Romagna, la piadina” tira la volata all’illustre scrittore ed enogastronomo militante la coordinatrice regionale Raffaella Donati. Appuntamento venerdì 19 giugno alle 18.30, nell’Arena Incontri. Poco più tardi e poco più in là la medaglia d’argento della classifica dei 50 best restaurant, Massimo Bottura, per una sera abbandonerà i piatti di porcellana per utilizzare quelli di inile. L’opening party di “Al meni” (dalle 21.30) lo vedrà infatti alla consolle, assieme a dj Rame, uno dei protagonisti di spicco della club culture da più di 20 anni.
La musica migliore è sempre quella di padelle, pentole e soprattutto piatti. A due passi dal mare i pescatori di Rimini scendono dai pescherecci per preparare speciali fritti di pesce e spiedini da passeggio, ma si può degustare un piatto della tradizione dell’Anatolia, cucinato da due cuochi turchi, ben sapendo che “l’Emilia-Romagna è il punto di snodo tra la cucina mediterranea e quella mittleuropea” fa presente Franco Chiarini di ChefToChef. Benvenuti al circo mercato di sapori e cose fatte con le mani e con il cuore.
Paolo Guiducci