Nell’ultima giornata di andata, contro Parma in gara3, i Pirati di Chris Catanoso arrivano ad un solo out dal confezionare la seconda tripletta vincente della stagione, ma poi devono arrendersi ai ducali. La serie però è vinta e così fanno 7 su 7, con la capolista Bologna a un passo. Già, Bologna, perché ora lassù non ci sono più i Titani, sconfitti (2-1) proprio dai petroniani di Nanni, ed ora costretti a guardare i “parenti-serpenti” riminesi da un gradino più basso. Per imporsi in gara1 (11-8) sul Cariparma i bucanieri si devono affidare alla forza del line-up, capace di segnare ben 11 punti con 14 valide, perché Francisco Cruceta questa volta spara a salve sul monte (5K ma ben 6 punti subìti in 3 inning). Tabata è il lanciatore vincente, salvezza per Di Felice, con brivido (un homer da 2 punti subìto all’8°). In battuta in evidenza Chiarini, Maza, Angrisano e DeBiase. Nella gara centrale il copione va in testa-coda: se la vittoria di gara1 aveva visto come primo attore il box, nella pomeridiana a condurre i filibustieri al bis è invece il trio sul monte (Marquez, Pezzullo, Di Felice), concedendo davvero pochissimo al box parmigiano (6 valide, contro le 11 riminesi) e mantenendosi saldo nonostante i 3 inopinati errori sui cuscini, errori che hanno rischiato di “vendere” la gara agli emiliani. Pezzullo lanciatore vincente, ancora una salvezza per Di Felice, questa volta senza sudori freddi. In battuta bene Persichina (3 punti battuti a casa), Maza e Angrisano. Infine l’incredibile, emozionante gara3, che i Pirati si vedono portare via dai guantoni al tie break con un risicato 15-14, dopo oltre 5 ore di aspra battaglia, con continui capovolgimenti di fronte. Rimini si ritrova almeno quattro volte con il match point in mano (clamoroso il 13-11 al 9°), salvo poi subire sempre la replica repentina dell’attacco parmigiano, con Catanoso costretto ad alternare sul monte ben sei bracci (Patrone, l’ex Corradini, LaFera, Cherubini, Pezzullo e Celli) senza riuscire a trovare quello vincente. In questo fine settimana la ciurma neroarancio scende a Nettuno, coi tirrenici gasati dai tre scalpi ottenuti col Godo. Se Rimini ne vince due, San Marino due ne perde, aprendo così una mini-crisi (7 sconfitte su 21 gare) e venendo raggiunto in graduatoria dall’arrembante Nettuno. Adesso ci si aspetta la rivincita contro un Novara reduce da una storica tripletta vincente contro Grosseto.
Riccardo Leoni