Nuovi “ritocchi” al Piano particolareggiato dell’arenile di Riccione. La variante,prevede i chiringuiti, ossia dei chioschi dove i bagnini possono somministrare bevande e frutta, merchandising e avere possibilità di installare delle vasche idromassaggio anche nei bagni già dotati di piscine. Messe a norma anche le reti da salto per bambini. Altre novità interessano gli accessi agli stabilimenti balneari e il decoro, d’obbligo anche d’inverno. Il documento, per essere adottato, è stato sottoposto a votazione in Consiglio Comunale giovedì 19, mentre il nostro settimanale andava in stampa.
Vendita di gadget
e accessori
Come spiega l’assessore al Demanio, Loretta Villa, sono sette gli articoli che i bagnini potranno vendere, ma senza vetrine. Si tratta di cappellini, maglie, parei, borse da spiaggia, teli da mare, occhiali, portachiavi-penne. “Per poter smerciare questi articoli – sottolinea la Villa – i bagnini devono presentare una specifica richiesta che prevede l’inserimento di queste merceologie nella concessione demaniale”. Contro questa decisione, i giorni scorsi, si è scagliata la Confesercenti. Secondo la segretaria Dina Miri, di fatto “gli operatori potranno vendere di tutto, perché l’autorizzazione di licenza non alimentare viene concessa in base alla Legge Bersani”. Il sindaco Massimo Pironi, sull’onda della Villa, sostiene che chi trasgredisce il regolamento della “concessione allargata”, vendendo altri articoli, possa incorrere nel penale. Comunque sia, il presidente della Confesercenti, Fabrizio Vagnini, ritiene che se questo punto sarà approvato “la spiaggia si trasformerà in un bazar che farà concorrenza ad altre attività commerciali già in crisi”. Vagnini assicura che la sua associazione si opporrà, presentando anche delle osservazioni nei sessanta giorni che precedono l’approvazione della variante.
Arrivano i chiringuiti
I bagnini, convinti che l’innovazione dell’arenile passi anche attraverso i servizi, chiedono i chioschi da anni. Avevano già provato a installare dei distributori di bibite, ma sono poi fioccate le multe e i sigilli della Capitaneria di porto. A questa novità era contraria anche l’Amministrazione Comunale che ora, viste le resistenze e la necessità, ha cambiato idea. A questo punto altre resistenze. A opporsi è l’Associazione bar ristoranti di spiaggia che attraverso il presidente Franco Fantini, e il vice Ezio Filippucci, punta sulla gestione comune con i bagnini. Ma questo “matrimonio” a Riccione è davvero un’utopia. E loro lo sanno bene.
Piscine e accessi
Se la variante sarà approvata, i bagnini a fine estate non dovranno più smontare le piscine. Inoltre, chi gode di questo servizio potrà installare anche delle vasche idromassaggio. “Oltretutto – spiega la Villa – ogni concessionario potrà avere un proprio ingresso, se non due per particolari motivi. In ogni caso il varco d’accesso non dovrà superare i 2 metri e mezzo se unico, e i 3 se doppio. Diamo questa possibilità agli operatori perché in tanti casi i bagnanti per raggiungere il proprio bagno, devono passare in mezzo a quello del vicino”.
Reti elastiche
e decoro
Il nuovo piano spiaggia dice stop anche alle multe che fioccavano per i tappeti elastici. “Ora li abbiamo normati – fa sapere la Villa -. Abbiamo previsto due misure che sono poi quelle standard adottate dai produttori. Tra le novità anche il decoro dell’arenile d’inverno. I bagnini saranno obbligati a tenere tutto pulito e a svuotare i cestelli dei rifiuti (da sistemare ogni 30 metri), come d’estate. Dovranno omologare le paratie, ossia la staccionata che nei mesi freddi delimita le dune. In un paio d’anni dovranno essere tutte omologate”, conclude l’assessore.
Nives Concolino