C’era una volta il Colle Paradiso, e ancora c’è. Ma non quello della discoteca omonima e dei ristoranti a la page, bensì quello dei ri-creatori capaci di restituire una magia e dei colori persino insoliti al colle riminese.
“Paradisiaca. La magia e i colori del Colle Paradiso” (info: tel. 0541/752301) è iniziativa originale per diversi aspetti. Il primo, perché l’organizzazione è a firma del Seminario Vescovile “don Oreste Benzi” ma di catechesi e vocazione non c’è traccia in cartellone. Secondo, perché una rassegna del genere, all’ombra del seminario, non si era mai vista. Terzo, perché i “ri-creatori” del sottitolo mettono in piedi un programma (il 27 luglio) nel doppio senso di ridare vita alle cose, e di fare ricreazione. Cancelli aperti a partire dalle 17.30 e pronti via. Ci sono gli artisti del re-made, per una nuova vita alle cose dimenticate (dai copertoni che diventano puff ai termosifoni che nel,a nuova vita sono lampade; la vasca da bagno si trasforma in divano e le magliette ricompaiono in pupazzi di stoffa), e il live drawing di Marianna Balducci: disegnerà su cartelloni alcune frasi su un tema. Marco Affronte presenta il suo libro <+cors>Jack il Delfino<+testo> mentre Nashville Trio si esibisce in concerto.
Non è finita, perché Covignano è anche spazio bambini con i laboratori a tema e le letture dell’associazione “Castelli Aria” e il teatro di strada con “La Combriccola dei Lillipuziani”. A mettere d’accordo tutti ci pensano i giochi di una volta e la buona cucina: dai prodotti delle colline al mercatino dell’equo e del km0 fino agli immancabili stand gastronomici. “Paradisiaca” non si ferma: continua il 9 agosto. “La Rimini che non c’è” proporrà una mostra fotografia e la visita all’Abbazia di Scolca, mentre 31 pittori riminesi, da Minarini a Filippi, realizzano opere in diretta e mostre all’aperto. L’ingresso è a offerta libera, fino alla mezzanotte: poi – come ogni Cenerentola che si rispetti – si saluta la compagnia e si fa ritorno verso casa.
Perché il Seminario Vescovile si butta nell’organizzazione di due giornate di ri-creatività? “L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è far conoscere alla città d’estate gli spazi esterni e le strutture al coperto da utilizzare anche durante i mesi invernali”. Il campo da calcetto e le strutture sportive, ad esempio, potrebbero essere affittate da società in cerca di spazi o amici pronti ad una sfida fraterna. Ma c’è l’intenzione di promuovere laboratori di giocoleria, e la disponibilità di presentare libri in biblioteca o un invidiabile spazio bimbi da utilizzare quando fuori fa più freddo. La sala polivalente, poi, può essere benissimo affittata per convegni e convention. Il Seminario intende farsi più vicino alla città anche con queste iniziative, coltivando al contempo un’ambiziosa idea educativa: lanciare tra le sue pareti un centro pomeridiano per gli adolescenti, un luogo in cui coltivare dal gioco allo studio, un oratorio in collina. (t.c.)