La delegazione della sezione riminese del Club Alpino Italiano, guidata dal presidente Mauro Campidelli, ricevuta in diocesi e con un “abbraccio” dal Vescovo di Rimini.
I soci CAI hanno presentato e descritto a mons. Lambiasi l’opera svolta dai vari gruppi dalla sezione che spaziano dall’alpinismo – anche giovanile – alla sentieristica, alla speleologia, al soccorso – era tra i presenti Nicolò Decarli, tecnico di Elisoccorso Cnsas – fino all’ultima nata, la Montagnaterapia, attività che promuove il progetto “Una Montagna per Tutti” volto a consentire la frequentazione delle alte terre anche ai disabili. Nel corso dell’incontro è stato sottolineato il prezioso sostegno di don Eugenio Savino che spesso mette a disposizione il pulmino parrocchiale di San Raffaele per il trasporto delle attrezzature.
Durante l’udienza, il Vescovo Francesco ha menzionato gli anni giovanili allorquando, nei campeggi estivi, frequentava le montagne del Gran Sasso ricordando la serenità derivante dal contatto con il paesaggio montano e l’emozione delle piccole scoperte, come le polle sorgive di acqua cristallina. Mons. Lambiasi ha poi elogiato lo zelo posto dal CAI per la tutela dell’ambiente, lodando altresì l’attenzione rivolta ai giovani e compiacendosi dell’impegno nell’ambito del sociale con le iniziative rivolte ai meno fortunati.
L’incontro si è concluso con l’invito del Vescovo Francesco a continuare il cammino sul sentiero dei sani principi che la montagna ci trasmette: rispetto, amore, passione, inclusione, tramandandoli alle nuove generazioni affinché crescano con ideali virtuosi proiettati verso una più attenta cura del mondo in cui viviamo.