È stata un’esperienza speciale, vera, in cui abbiamo compreso il vero significato del verbo «compartir». – è ancora emozionata Martina Zavoli – Non ci siamo fermati davanti al furto delle valigie, abbiamo fatto ripartire il pulmino fermatosi in cima al monte di notte, abbiamo scampato un terremoto, ci siamo sopportati e supportati quotidianamente imparando a riconoscere ed accettare i limiti altrui”. Martina è una dei dieci ragazzi della diocesi di Rimini che ha fatto giusto in tempo a chiudere i libri di scuola per decollare in direzione Cile e vivere quasi un mese con grinta e attraverso pace e solidarietà.
Federico, Mattia, Giulia, Giampaolo, Chiara, Danilo, Demi, Federico V., Valentina, Sara e Martina sono volati in Sudamerica per portare ai loro coetanei e soprattutto ai bambini più piccoli della comunità Papa Giovanni presente nel paese sudamericano, un po’ di quella esperienza già vissuta a scuola, in parrocchia, dentro Azione Cattolica. Il “volo” verso l’America meridionale non è un’uscita estemporanea ma rientra nelle proposte annuali “firmate” dall’Ufficio Missionario Diocesano e si svolge in continuità con un primo viaggio di ricognizione intrapreso l’anno precedente da un altro gruppo di studenti. Il “battesimo” è avvenuto anni fa grazie al “Progetto Tanzania” (dove è stato realizzato un dispensario, un pozzo d’acqua potabile e scuole di formazione), ed è proseguito in altri Paesi africani, in Albania ed ora in Cile.
L’intento principale è comunque quello di “portare domande e suscitare scelte e atteggiamenti liberi nelle persone, in particolare di noi che partiamo – assicura Chiara – oltre alla possibilità di incontrare e sostenere in qualche modo lo slancio e la passione della giovane Chiesa che stiamo incontrando”.
Dopo il check-in operato in Vescovado, dove monsignor Francesco Lambiasi, il vescovo di Rimini, ha consegnato loro una benedizione e alcuni segni distintivi (il libro sulla Bibbia del Vescovo, una bandana con i colori del Cile, una spilla con don Oreste e una coroncina), i dodici volontari, accompagnati dall’insegnante di religione don Giampaolo Rocchi e dai responsabili del servizio animazione missionaria Italia-Cile della Papa Giovanni (Andrea Montuschi, Gianni Casadei, Daniele Tonellotto e Patrizio Castillo), sono stati accolti nella casa famiglia di Fabio e Maria Chiara, a Penalonem.
“Due le attività principali nelle quali siamo stati coinvolti: – spiega don Giampaolo – condividere con bambini, adolescenti e adulti in situazioni difficili e svantaggiate nei diversi progetti, e migliorare gli spazi comunitari”. I ragazzi hanno verniciato recinzioni e muri, e sistemato il verde, oltre a proseguire il sostegno “da studente a studente”, già iniziato dai giovani nel 2013. Il gruppo ha consegnato alle missioni della APG23 del Cile oltre 8.000 euro, risultato di svariate attività messe in campo dagli studenti riminesi nel corso dell’anno.
Don Rocchi ha subito pure il furto del cellulare e di tutti i bagagli, compreso il pc col il quale intendeva collegarsi con i parrocchiani, ma neppure questo fatto ha scalfito il valore dell’esperienza cilena. “Portavamo aiuti, siamo stati «costretti» a chiedere aiuto. Questo fatto ci ha spinto all’essenziale”. Ancora Martina: “La vita è fatta di sfide e credo che questa abbia costituito una delle tappe più importanti della mia adolescenza. Cosa lascio in Cile? Tante persone, alcune valigie e un grande pezzo di cuore”.
Paolo Guiducci